REGIA: Aleksei Fedorchenko
SCENEGGIATURA: Denis Osokin
ATTORI: Yuliya Aug, Yana Esipovich, Vasili Domrachyov, Darya Ekamasova, Olga Dobrina, Yana Troyanova.
FOTOGRAFIA: Shandor Berkeshy
MONTAGGIO: Roman Vazhenin
MUSICHE: Andrey Karasev
PAESE: Russia 2012
DURATA: 106 Min
FORMATO: Colore
In concorso al Festival del Film di Roma 2012
Trama:
Una raccolta di ritratti, un film alfabeto dall’andamento fiabesco: 23 brevi racconti sulle donne del popolo Mari.
Commento:
Progetto intrigante, sviluppato come un lungo ritratto sul popolo Mari e le loro antiche tradizioni. Ventitré brevi racconti sulle donne di origine ugro-finnica uniche ad aver conservato la tradizione di pregare collettivamente nei boschi. Ritratto fiabesco in stile Decameron di un popolo sconosciuto e misterioso che si divide tra religione, realismo e magia. Il cinema come salvaguardia di storia e tradizioni, un occhio sul mondo simbolicamente e culturalmente ineccepibile. Assolutamente imperdibile per i cineamatori che non si fanno spaventare da una struttura atipica, ritmo soporifero e simbologia incisiva e dilatata. Opera suggestiva nei contenuti che purtroppo mi autorizzo a sconsigliare praticamente a tutto il resto degli spettatori. Assolutamente di non di facile lettura.
Pro.
- Progetto e tematica intrigante.
- Un occhio sul mondo.
Contro.
- Proposta per pochi.
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