USCITA CINEMA: 21/03/2013
GENERE: Commedia
REGIA: Pedro Almodovar
SCENEGGIATURA: Pedro Almodovar
ATTORI: Penélope Cruz, Javier Cámara, Antonio Banderas, Carlos Areces, Paz Vega, Raúl Arévalo, Blanca Suárez, Lola Dueñas, Cecilia Roth, José María Yazpik, Hugo Silva, Antonio de la Torre, Miguel Ángel Silvestre, Carmen Machi
FOTOGRAFIA: José Luis Alcaine
MONTAGGIO: José Salcedo
MUSICHE: Alberto Iglesias
PRODUZIONE: El Deseo S.A.
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: Spagna 2013
DURATA: 90 Min
FORMATO: Colore
Sito Italiano
Sito Ufficiale
Trama:
Un gruppo di viaggiatori si viene a trovare in una situazione di pericolo a bordo di un aereo diretto a Città del Messico. Una serie di imprevedibili confessioni aiuterà i passeggeri a distrarsi dalle difficoltà del momento.
Commento (di BettyBoy):
Pochi altri cineasti amano citare se stessi tanto quanto Almodovar, le cui pellicole sono un continuo rimando al suo lavoro precedente spesso attraverso citazioni esplicite di vicende oppure, come in questo caso, facendo riferimento al clima comico/grottesco caratteristico delle sue prime produzioni che lo rese protagonista culturale di spicco di quel inimitabile periodo che fu la movida madrilena post-franchista.
Gli amanti passeggeri è una pellicola a mio avviso molto divertente che gioca con i feticci legati a quel particolare lasso di tempo in cui siamo tutti prigionieri volontari di un aereo. Da buon viaggiatore frequente, quale deve essere il nostro caro Pedro, egli ironizza con quel mitologico mondo fatto di hostess e piloti in cui scorrono fiumi di alcol, droghe e sesso, scherza con la comune paura degli incidenti in quota, realizza il sogno di qualsiasi hostess/Stuart di inscenare performance da cabaret ad uso e consumo di una platea forzata.
In questa sua nuova avventura Pedro ha chiamato a raccolta molti dei suoi fedelissimi, tra cui (Antonio Banderas, Penelope Cruz e Pax Vega), che devono moltissimo al suo cinema. Pur riuscendo a creare un clima spassoso la pellicola ha meno mordente di altre più riuscite e soprattutto non chiarisce adeguatamente il suo scopo mostrandosi quasi solo come un mezzo per inscenare nuovamente le sue amate situazioni surreali e mostrarci una meravigliosa performance canora e danzereccia. Semplicemente meravigliosa la riproposizione di "I'm so excited", celeberrimo pezzo delle Pointer Sister, ma detto ciò la pellicola è un po’ troppo autocelebrativa. (by BettyBoy)
Pro.
Strepitosa performance di "I'm so excited".
Contro.
Una punta troppo autoreferenziale.
Una tremenda porcheria. Un'accozzaglia di volgarità da baraccone, quasi sempre eccessive, spesso del tutto gratuite. Voto: zero.
RispondiEliminaDiciamo che se questo è quanto Almodovar riesce a produrre, la Spagna dovrebbe avere un disoccupato in più.
Caro Anonimo, è chiaro che ciascuno ha il sacrosanto diritto di avere la propria opinione, ma definire il cinema di Almodovar esclusivamente come una accozzaglia di volgarità ritengo che sia semplicistico. Non sempre il suo stile è di facile digestione, non sei la prima persona che la pensa così, e io stessa alcuni passaggi della sua prima produzione li ho trovati veramente forti, nulla a che vedere con questo ultimo film che in confronto in quanto a volgarità è acqua fresca. Tuttavia Almodovar, considerando complessivamente la sua produzione cinematografica, ha restituito a mio avviso una descrizione unica nel suo genere di un clima culturale, quello madrileno degli anni 80, in bilico tra tradizione e necessità di trasgressione, soprattutto dall'oppressione del regime franchista da cui usciva la Spagna. Un tipo di atmosfrera particolarissima e di difficile descrizione che lui ha riportato fedelmente e in maniera assolutamente unica. Con questa ultima pellicola a mio avviso richiama nostalgicamente quel momento magico della sua produzione, riusciendoci solo parzialmente, ma è chiaro che se non apprezzi questo tipo di atmosfere grottesche e surreali non è il caso che ti accosti a lui. Diciamo che i gusti sono gusti, e questo è sacrosanto, ma in questo caso oltre l'apparenza che può anche essere giudicata volgare c'è molto di più. Ma questa è solo la mia opinione. A presto Betty
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