USCITA CINEMA: 27/06/2013
GENERE: Drammatico
REGIA: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza
SCENEGGIATURA: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza
ATTORI: Saleh Bakri, Sara Serraiocco, Luigi Lo Cascio, Mario Pupella, Giuditta Perriera, Redouane Behache, Jacopo Menicagli
FOTOGRAFIA: Daniele Ciprì
MONTAGGIO: Desideria Rayner
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: Francia, Italia 2013
DURATA: 103 Min
FORMATO: Colore
Gran Premio della Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2013
Trama:
Salvo, killer di mafia a Palermo, uccide davanti agli occhi di Rita i fratelli della ragazza. Lei è cieca dalla nascita, ma il drammatico evento è causa di un miracolo: Salvo, disturbato dagli occhi di Rita che lo fissano senza vederlo, li chiude con le mani coperte di sangue e quando lei li riapre vede per la prima volta. Da quel momento i due vivranno isolati in un magazzino abbandonato, ma la nuova situazione li renderà consapevoli del bisogno di una vita diversa e libera per entrambi. Ma niente potrebbe essere più pericoloso...
Commento:
Salvo non è solo il protagonista della pellicola, è dotato anche di una serie di significati importanti, l’ultimo se non il più rilevante va rintracciato nell'immobilità del nostro cinema. Salvo è un evento incredibile in un paese in cui il settore cinematografico è dominato dalla produzione di commedie, molto spesso inutili, interpretato da star del piccolo schermo. Trovare un finanziamento, ma anche una distribuzione in un mercato immutabile come il nostro è una missione alquanto ardita. Alla loro prima regia cinematografica, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza hanno dovuto aspettare la bellezza di due premi vinti al Festival di Cannes (Grand Prix e del Prix Révélation) per ottenere anche solo la distribuzione nel nostro paese. Distribuzione affidata alla sempre più sorprendente Good Films che ancora una volta si dimostra una società indipendente attenta e sensibile nei confronti del cinema d’autore.
Salvo è un miracolo, è la rivincita contro il nostro paese. Una favola ambientata in quel di Palermo, una città bellissima dilaniata dalla sua ramificata società mafiosa, fatta di sangue e terrore. Vince il più forte non c’è spazio per i sentimentalismi. Durante un regolamento di conti un killer spietato (Salvo) dona la vista alla sorella non vedente della sua vittima (Rita). Decide così di risparmiarle la vita. Una fiaba travestita da noir che sfocia nella commedia nera, attraversa il romanticismo delle storie d’amore tormentate, richiama a tratti gli spaghetti western e affascina grazia ad atmosfere che ricordano il primo Takeshi Kitano.
Violenza raffinata che si sviluppa fuori scena, un uso dei silenzi imponenti scanditi da un commento sonoro dedicato al solo uso dei rumori di fondo protagonisti di un senso di terrore e angoscia latente. L’utilizzo del solo brano cantato dai “Modà feat. Emma – Arriverà”, scelto dai registi come brano popolare, viene utilizzato costantemente in diversi contesti del film per sottolineare il rapporto tra i due protagonisti. Con sofferenza e risentimento Rita è obbligata ad accettare il suo “salvatore”. Salvo invece scorge in lei, la possibilità dell’amore e il bisogno della libertà. In una città come Palermo è possibile credere nei miracoli?
Opera prima raffinata e vincente per il duo registico palermitano che, grazie anche alla fotografia del bravissimo Daniele Ciprì, dimostrano quanto ancora sia possibile esibire in Italia un ottimo utilizzo della suspense, dei tempi dilatati e del chiaroscuro. Maestosa la capacità di disegnare spazi angusti, spaziando tra più generi e caratterizzando personaggi azzeccati come la coppia di borghesi interpretati da un bravissimo Luigi Lo Cascio e Giuditta Perreira. Ottime le prove dei protagonisti con un perfetto palermitano interpretato da un bravissimo attore palestinese Saleh Bakri e l’esordiente assoluta Sara Serraiocco nei panni della credibile Rita. Veramente una grande prima prova. Il nostro cinema indipendente è “Salvo”.
Pro.
- Opera prima raffinata.
- Violenza e silenzi d’autore.
- Ottimo utilizzo di tempi e spazi.
Contro.
- La scarsa voglia del pubblico italiano di investire tempo e denaro.
e si ,il pubblico!
RispondiEliminaAl cinema vanno quelli che vogliono vedere le fiction tv nazionali. Amori banali,personaggi ridicoli, carineria in decomposizione.
Non ci resta che far pubblicità a codesta pellicola ^_^
Opere come questa hanno bisogno anche del nostro pur minimo supporto ;)
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