USCITA CINEMA: 14/08/2013
GENERE: Thriller, Horror
REGIA: Gonzalo Lopez-Gallego
SCENEGGIATURA: Chris Borey, Eddie Borey
ATTORI: Sharlto Copley, Joseph Morgan, Thomas Kretschmann, Erin Richards, Josie Ho, Max Wrottesley
FOTOGRAFIA: José David Montero
MONTAGGIO: Gonzalo Lopez-Gallego
PRODUZIONE: Atlas Independent
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA 2013
DURATA: 102 Min
FORMATO: Colore
Trama:
Jonah (Sharlto Copley), insanguinato e mal ridotto, riprende conoscenza in una fossa piena di cadaveri. Quando riesce a uscirne, trova una baita e cinque sconosciuti al suo interno che, come Jonah, non hanno la minima idea di dove o chi siano e non hanno neanche idea di cosa sia accaduto all’ambiente desolato che li circonda. Nell'urgente necessità di risposte e cibo, il gruppetto inizia a farsi prendere dal panico e, rivoltandosi gli uni contro gli altri, tentano di ricostruire i fatti che li hanno condotti in quella situazione. A corto di risposte e di tempo, Jonah e i suoi compagni avvertono che per sopravvivere in quella landa desolata devono decifrare l’inspiegabile ostilità racchiusa nelle tenebre di quel paesaggio abbandonato. Che luogo è quello e cos’è successo a tutti loro?
Commento:
Definire l’ultima proposta di Eagle Pictures, in tutti i cinema nostrani per la vigilia di ferragosto, quasi una piccola perla del cinema di genere indipendente, in una penuria di titoli validi, non è di certo eresia. Siamo al cospetto di un discreto thriller psicologico, che si nutre dei ricordi dei protagonisti, diretto dal visionario Gonzalo Lòpez –Gallego autore nel 2007 dell’apprezzato "El rey de la montagna" (vincitore di molti premi) e del chiacchieratissimo "Apollo 18", film di fantascienza che vede protagonista una segretissima missione NASA sulla Luna, che accende ancora oggi molti dibattiti sulla presunta veridicità dei suoi filmati.
Naturalmente “Open Grave” non è privo di lacune e mostra in molte fasi tutta la sua paternità di pellicola indipendente. La bellissima intuizione dell’incalzante script viene malauguratamente appesantita da una serie di scelte poco azzeccate nello sviluppo della narrazione che prima del riuscito twist finale, che rammenta il M. Night Shyamalan dei bei tempi, si trascina in dettagli poco interessanti come alcuni dei flashback dei protagonisti.
Girato completamente nell’affascinante ambientazione ungherese, la pellicola riflette sull’importanza dell’identità di un individuo costituita e costruita sulle memorie di esso. Sei sconosciuti, privi di ogni ricordo, sono costretti ad affrontare, nel terrore che li circonda, il proprio passato e presente. Decidere di fidarsi o meno di chi hanno di fronte, potrebbe condurre alla loro salvezza o alla morte. Come sopravvivere ai demoni della propria mente?? La sceneggiatura pone un’importanza fondamentale sulle dinamiche del gruppo. Un giusto mix tra azione frammentata legata a doppio nodo alle fasi con tematiche più riflessive.
Il ruolo di Jonah, interpretato da un bravissimo Sharlto Copley (District 9), presto al cinema anche con “Elysium”, è il personaggio più complesso. Porta il peso del sospetto per tutta la durata della pellicola, aiutando la stessa a distendersi in un clima di profonda incertezza degli eventi. Il film conquista grazie alla sapiente minuziosità con la quale i pezzi del puzzle memonico vengono mostrati allo spettatore. Senza offrire un ritmo al cardiopalma e abusando in più riprese di una visuale a volo d’uccello degno delle migliori partite a “Sensible Soccer”, il gioco della memoria riesce a mantenere vivo l’interesse fino al suo epilogo, grazie anche al buon utilizzo della suspense condita dai non sempre riusciti colpi di scena.
Apprezzatissima l’idea di girare la pellicola senza l’ausilio di macchine digitali, utilizzando invece la sempre più vetusta e meravigliosa pellicola che dona la giusta atmosfera. Discretamente affascinante, magari non per tutti tuttavia meritevole di una chance. Può sorprendere.
Pro.
- Ottimo Script.
- Sharlto Copley perfetto.
- Ricche atmosfere.
Contro.
- Sceneggiatura non perfetta.
- Soffre il suo status di film indipendente.
per visualizzare il trailer clicca qui.
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