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martedì 18 ottobre 2011

I want to be a soldier - C'è Confusione

USCITA CINEMA: 14/10/2011
REGIA: Christian Molina
SCENEGGIATURA: Cuca Canals, Christian Molina
ATTORI: Fergus Riordan, Ben Temple, Andrew Tarbet, Robert Englund, Danny Glover, Valeria Marini, Cassandra Gava, Joe Kelly

FOTOGRAFIA: Juan Carlos Lausín
MONTAGGIO: Alberto De Toro
MUSICHE: Juan Federico Jusid
PRODUZIONE: Canonigo Films, Produzione Straordinaria
DISTRIBUZIONE: Iris Film
PAESE: Spagna, Italia 2010
GENERE: Drammatico
DURATA: 88 Min
FORMATO: Colore
VISTO CENSURA: VM14

Sito Ufficiale


Trama: 

Il film racconta la storia di Alex, un bambino di dieci anni affascinato dalla violenza che vede in televisione e nei videogiochi. Alex inizia ad avere problemi di comunicazione con i suoi genitori e con i compagni di scuola e per questo inizia a chiudersi in se stesso, inventan- dosi due amici immaginari: l’astronauta Capitano Harry e il suo alter ego, il Sergente Cluster. Quando sua madre partorisce due gemelli, Alex inizia a sentirsi solo, trascu- rato, quasi messo in disparte dall’arrivo dei fratellini. Tradito e ferito, riesce a far sì che suo padre lo ricompensi con qualcosa che aveva sempre desiderato: una televisione nella sua stanza. Attraverso la televisione, Alex scoprirà un mondo nuovo tanto da sentirsi completamente affascinato da tutto ciò che vede. L'elemento catalizzatore della storia sarà questa crescente ossessione per le immagini di guerra e distruzione.



Commento:

Dal regista del poco ispirato “Valèrie – Diario di una ninfomane” Christian Molina arriva un nuovo film di denuncia sociale che tratta un argomento interessante purtroppo inserito in un contesto troppo confusionario, scontato e retorico.  L’idea di denunciare quanto la televisione possa in qualche modo influenzare negativamente i bambini è un argomento assolutamente delicato e rilevante che troppo spesso in ambito genitoriale viene trascurato. Disgraziatamente il film mette tanta carne al fuoco sviluppando tutto poco e male:  l’amico immaginario, l’arrivo di fratelli in famiglia, crisi di coppia, amici violenti, volontà di prevelare sul più debole  etc.  Con dei genitori talmente distratti da non sapere quando è inequivocabile che tuo figlio si sia meritato un sano schiaffone, la pellicola perde con il passare dei minuti in termini di credibilità e verosimiglianza con la realtà. Un passaggio di forma e idee velocissimo ricorda da vicino il tanto caro zapping televisivo presentando in modo confusionario le avventure del nostro piccolo protagonista che con il tempo diventano sempre più ridicole.  Un finale scontato che sicuramente nelle intenzioni del regista voleva sorprendere cala finalmente giù il sipario sul film che vede anche la partecipazione della bisteccona Valeria Marini nella parte di attrice (inutile) e produttrice (come buttare i soldi).



Pro.
Argomento e presenza per pochi minuti di Danny Glover.

Contro.
Genitori inutili poco educativi.
Scontato e retorico negli intenti.
Ci sono milioni di modi migliori di buttare 2 ore.




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