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martedì 18 ottobre 2011

Fear X - Non il solito Refn

USCITA CINEMA: 28/10/2005
REGIA: Nicolas Winding Refn
SCENEGGIATURA: Nicolas Winding Refn, Hubert Selby Jr.
ATTORI: John Turturro, Deborah Kara Unger, Stephen McIntyre, William Allen Young, Eugene M. Davis, Jacqueline Ramel, James Remar, Amanda Ooms, Mark Houghton, Thane Chartrand, Liv Corfixen.

FOTOGRAFIA: Larry Smith
MONTAGGIO: Anne Østerud
MUSICHE: Brian Eno, J. Peter Schwalm
PRODUZIONE: DET DANSKE FILMINSTITUT, FEAR X LTD., MOVIEHOUSE ENTERTAINMENT, NWR APS, NORDISK FILM, TV2 DANMARK
DISTRIBUZIONE: SHARADA (2005)
PAESE: Brasile, Canada, Danimarca, Gran Bretagna 2003
GENERE: Thriller
DURATA: 91 Min
FORMATO: Colore 35 MM (1:2.35)


Trama:

Guardiano in centro commerciale, Harry analizza ogni sera le videoregistrazioni di sorveglianza per scoprire chi ha ucciso sua moglie.




Commento:

Colpevole di aver quasi mandato in banca rotta il regista danese, la pellicola grazie anche alla partecipazioni di attori come John Turturro e James Remar poteva e doveva essere una fantastica rampa di lancio per il nostro Refn per volare aldilà delle coste della Danimarca nel lontano 2003. Fear X è anagraficamente il primo film girato in lingua inglese dall’autore di Drive che dopo i successi in patria di Pusher e Bleeder viene scelto per trasportare in pellicola una sceneggiatura scritta da Hubert Selby jr (Requiem for a Dream) dove naturalmente il nostro nordico giovane autore pone come di consueto le sue dovute modifiche. Senza giri di parole posso affermare che ci troviamo di fronte al più debole film di tutta la sua filmografia, là dove tutto il realismo marcato mostrato nelle sue prime opere viene completamente stravolto e rovinato da un clima visionario e psichedelico che rimanda molto al cinema di Lynch e che non si amalgama mai completamente al resto della pellicola.  Un thriller vittima anche di un ritmo soporifero che al contrario del passato non viene assolutamente vivacizzato da furenti e accecanti attivi di violenza. Violenza visiva che in questa opera stranamente viene quasi a mancare del tutto.




Pro.
Buono il  cast.
Primo film in lingua inglese.

Contro.
Ritmo soporifero e momenti visionari inutili.
Non è il solito Refn.








Nicolas Winding Refn foto dal set

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