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lunedì 24 ottobre 2011

La bellezza del somaro - Chi è l'asino?

USCITA CINEMA: 17/12/2010
REGIA: Sergio Castellitto
SCENEGGIATURA: Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini
ATTORI: Sergio Castellitto, Barbora Bobulova, Laura Morante, Lola Ponce, Gianfelice Imparato, Marco Giallini, Emanuela Grimalda, Enzo Jannacci, Lidia Vitale, Erika Blanc, Nina Torresi

FOTOGRAFIA: Gianfilippo Corticelli
MONTAGGIO: Francesca Calvelli
MUSICHE: Arturo Annecchino
PRODUZIONE: Cinemaundici
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: Italia 2010
GENERE: Commedia
DURATA: 107 Min
FORMATO: Colore 

Sito Ufficiale


Trama:

Durante uno spensierato weekend con gli amici nella casa di campagna in Toscana, Marcello (Sergio Castellitto), e Marina (Laura Morante), sollevati dal fatto che la storia di Rosa con un suo coetaneo, sia finita, si preparano a conoscere il nuovo amore della figlia, ma non sanno ancora cosa (e chi) li aspetta...




Commento (di BettyBoy):

La coppia artistica e di vita Mazzantini/Castellitto si dà alla commedia proponendoci una carrellata di strani borghesi: genitori bellocci, giovanilisti, con l’auricolare perenne senza alcuna autorità genitoriale, la terapeuta tanto dipendente dai propri pazienti da portarseli costantemente dietro, la giornalista isterico/narcisista modello ‘Fallaci’, figli insopportabilmente tiranni oscillanti tra ispirazioni intellettualoidi e il modello baby-minchia, la pazzoide che beve dal biberon, il pazzoide fissato con il ‘settimo sigillo’, la badante autoritaria, il tutto nel più classico dei casali radical chic. L’umanità descritta da Castellitto è ai limiti dell’orrore.


I genitori bellocci compiaciuti della loro liberalità di facciata volentieri accoglierebbero un presunto fidanzato nero per la loro odiosa figliola come un grazioso ornamento da sfoggiare nel casale di campagna e invece vengono spiazzati dalla destabilizzante scelta di un fidanzato settantenne. Ogni era ha i suoi tabù e oggi fra i peccati che non si perdonano a nessuno c’è la vecchiaia. Ovviamente l’unico non mostro in questo quadro desolante sembra essere l’incredibile fidanzato settantenne, tuttavia forse questa distinzione così marcata tra giovani/adulti e anziani risulta veramente un po’ troppo forzata. Il presente è un po’ troppo devastante, il passato un po’ troppo poetico e consolatorio.


Tuttavia mi sento di concordare l’idea di fondo del film che ci sbatte in faccia quanto la nostra società tutta cerchi disperatamente figure che abbiano una benché minima autorità dato che pare che nessuno oggi sia più in grado di diventare adulto. Il film giunge a un climax nel momento in cui finalmente il padre belloccio dà un meritatissimo ceffone alla insopportabile figliola, viene quasi da alzarsi e fare un lungo applauso. Tuttavia si fatica a cercare un vero perché al film, è tutto già visto e rivisto. (By BettyBoy)
 


Pro.
Per gli amanti del genere ‘indovina chi viene a cena’.

Contro.
Veramente troppo forzato e non si ride praticamente mai.



2 commenti:

  1. Betty mi trascuri la scena alle terme: tra canne e lacrime, finalmente i figli rinfacciano ai genitori le verità nascoste. E poi, lo confesso io ho riso. Un'inedito Jannacci saggio dalle mille esperienze ... certo sospetto pedofilo ... ma che vuoi questa è la società moderna

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  2. Sai alla fine se una pellicola ti fa ridere o no è una cosa personale, sicuramente ha fatto ridere in tanti. Io sinceramente ho trovato il film davvero troppo prevedibile. Jannacci sicuramente la figura più enigmatica e interessante, ma facile spiccare quando intorno ci sono quasi solo orrori...

    RispondiElimina

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