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domenica 1 gennaio 2012

Contagion – Piccoli gesti pericolosi

USCITA CINEMA: 09/09/2011
REGIA: Steven Soderbergh
SCENEGGIATURA: Scott Z. Burns
ATTORI: Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard, Kate Winslet, Laurence Fishburne, Chui Tien You, Josie Ho, John Hawkes, Stef Tovar

FOTOGRAFIA: Steven Soderbergh
MONTAGGIO: Stephen Mirrione
MUSICHE: Cliff Martinez
PRODUZIONE: Double Feature Films, Participant Media
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: USA 2011
GENERE: Thriller, Drammatico
FORMATO: Colore 

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Presentato Fuori Concorso al Festival di Venezia 2011

Trama:

Il rischio di una nuova pandemia su base planetaria allerta i medici del Center for Disease Control e dell'OMS. Devono isolare velocemente il nuovo virus, trovare una cura e circoscrivere il contagio iniziato a Hong Kong. Mentre tentano di limitare i morti, si diffondono notizie false e incontrollate che alimentano la psicosi collettiva innescando disordini civili. 


Commento:

Una nuova conferma per il regista Steven Soderbergh nel saper sviluppare trame con ampi drammi. Una pellicola che riesce ad intrattenere pur senza incappare nello sgradevole effetto collaterale di strizzare l’occhio al grande pubblico.  La trama non è sicuramente originale eppure il regista tra i più indiewood del panorama hollywoodiano riesce con il suo stile a non essere retorico. Non ci sono scene d’azione, i ritmi sono cadenzati e figli di una introspezione mai fine e se stessa.  Ben rappresentate le paure e le angosce di una popolazione terrorizzata da ciò che non conosce né comprende. 


Grazie alla partecipazione di un cast stellare, mai troppo sopra le righe e assolutamente convincente, il dramma prende il sopravvento minuto dopo minuto aiutato anche da una fotografia fredda e ruvida assolutamente realistica. Naturalmente il film non è esente da difetti, il ritmo lento e una sceneggiatura che in alcuni tratti risulta aggrovigliata su stessa possono annoiare lo spettatore. Indubbiamente offre troppa carne al fuoco e  può restare indigesto. Vengono analizzati più fronti e fazioni della stessa situazione, con tante troppe tematiche, che possono disorientare chi è poco favorevole al tipo di cinema proposto. Arriva comunque in soccorso la divisione delle vicende donata al film, ordinato e analizzato in modo temporale partendo dal giorno 2.  Tutto giocato sul concetto di contatto è un disaster-movie travestito da documentario contagioso destinato a diffondersi con il passaparola visto lo scarso successo raccolto in sala.


Pro. 
Un disaster-movie atipico.
Cast di stelle.
Fotografia ruvida.

Contro.
 
Ritmo lento.
Sceneggiatura frammentata.


 
 

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