GENERE: Azione, Drammatico, Fantasy
REGIA: Tarsem Singh
SCENEGGIATURA: Vlas Parlapanides, Charley Parlapanides
ATTORI: Henry Cavill, Freida Pinto, Mickey Rourke, Kellan Lutz, Isabel Lucas, Luke Evans, John Hurt, Stephen Dorff, Joseph Morgan, Corey Sevier, Steve Byers, Alan Van Sprang, Luccio Romano Orzari, Robert Maillet, Daniel Sharman
FOTOGRAFIA: Brendan Galvin
MONTAGGIO: Robert Duffy, Stuart Levy
MUSICHE: Trevor Morris
PRODUZIONE: Canton, Productions, Hollywood Gang Productions, Relativity Media
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: USA 2011
DURATA: 110 Min
FORMATO: Colore 3D
Sito Italiano
Trama:
Il brutale e sanguinario Re Iperione e il suo feroce esercito stanno
devastando la Grecia, demolendo tutto quello che trovano sul loro
cammino con spietata efficienza. I villaggi continuano a cadere di
fronte alle legioni di Iperione e ogni vittoria lo porta un passo più
avanti verso il suo obiettivo: risvegliare il potere dei Titani per
conquistare gli dei dell'Olimpo e tutta l'umanità. Sembra che nulla sia
in grado di fermare il malvagio re dal diventare il padrone indiscusso
del mondo, fino a quando un semplice uomo di nome Teseo giura di
vendicare la morte della madre, avvenuta durante uno degli attacchi di
Iperione. Quando Teseo incontra l'Oracolo della Sibilla, Fedra, le sue
inquietanti visioni sul futuro del giovane la convincono che lui avrà un
ruolo fondamentale per fermare questa distruzione.
Commento:
I kolossal di una volta indubbiamente non si fanno più, il ritorno al genere mitologico degli ultimi anni ci ha regalato più spine che rose. Dopo il clamoroso successo al bottegghino di Leonida e i suoi 300 spartani Hollywood ci ha offerto tutta una serie di pellicole dallo scarso contenuto artistico, forgiate e pensate per essere mere scatole di intrattenimento sempre più simili ad un videogame che a un lungometraggio. Con un analisi superficiale anche questa ultima fatica di Tarsem può essere inserita in questo contesto. Nulla di più sbagliato.
L’intenzione del visionario regista indiano è quello di offrire una sua interpretazione di un episodio della mitologia in chiave moderna. Una idea di fondo a mio modesto parere interessantissima per un opera estetica eccezionale. Tarsem afferma di essersi ispirato ai quadri rinascimentali del Caravaggio, incentrati a loro volta sul gioco di luci e ombre. Come non esaltare i favolosi costumi, le imponenti ambientazioni ricreate con una nuova tecnica denominata Moses, un sistema che permette la pre-visualizzazione in modo da sapere in anticipo come apparirà la scena con le aggiunte CGI o in un mondo digitale, la scenografia suggestiva impressionante, la simbologia, le maschere, tutti elementi di un capolavoro estetico.
Obiettivamente tutto questo ben di dio è in parte vittima di una trama banale e poco ispirata sotto il profilo dell’originalità e dei dialoghi, risultando appena sufficiente in confronto alla bellezza scenica. Se il cinema è arte, Immortals deve essere collocato tra le massime espressioni di arte visiva moderna. Dove la trama risulta puramente ornamentale al processo artistico eccezionale.
Pro.
Ormai è riduttivo puntare sulla bellezza estetica dei lavori di Tersem.
Una ricostruzione moderna artisticamente eccezionale.
Una ricostruzione moderna artisticamente eccezionale.
Contro.
Trama e dialoghi poco originali e in parte banali.
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