USCITA CINEMA: 18/04/2013
GENERE: Thriller
REGIA: François Ozon
SCENEGGIATURA: François Ozon
ATTORI: Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, Bastien Ughetto, Jean-François Balmer, Yolande Moreau, Catherine Davenier, Vincent Schmitt, Jacques Bosc, Diana Stewart
MONTAGGIO: Laure Gardette
MUSICHE: Philippe Rombi
PRODUZIONE: Mandarin Films, Mars Distribution, France 2 Cinéma
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Francia 2012
DURATA: 105 Min
FORMATO: Colore
Presentato a Roma nella rassegna “Rendez-vous 2013”
Trama:
Un ragazzo di 16 anni si insinua nella casa di un suo compagno di studi e ne scrive un saggio per il corso di Francese, provocando una serie di incontrollabili eventi.
Commento (di BettyBoy):
L'ultima fatica di Ozon è una di quelle pellicole disturbanti che instillano ad ogni scena, in maniera progressiva e crescente, il desiderio del morboso, lo stesso desiderio che avvinghia in maniera praticamente inesorabile i due protagonisti. Un professore che non trova più nessuna attrattiva nella sua vita, scrittore fallito, completamente imprigionato nella sua vita borghese, con una moglie dirigente di una galleria d'arte che non ha nessuna idea di cosa sia l'arte. Per dirla come Woody Allen è vittima dell'insopportabile tormento interno che patisce ciascun artista ma senza aver nessun barlume di talento. Fra i suoi allievi ce ne è uno che invece è dotato di un grandissimo dono per la scrittura, tanto quanto la naturale predisposizione a manipolare la gente.
La pellicola è un crescendo di tensione paragonabile a quella di un thriller, la gestione di ogni scena è maestrale affascinando e conquistando senza dover utilizzare nessuna immagine realmente morbosa come qualche altro regista più paraculo fa. Come una passione inesorabile a cui non si può resistere, la stessa bruciante passione a cui si aggrappano i due protagonisti, tanto forte che entrambi avranno il coraggio di affrontare tutte le conseguenze del caso pur di tornare a vivere, pur di non soccombere a una vita paragonabile alla morte. Una onesta descrizione di cosa significa essere posseduti dal demone dell'arte, che non ha assolutamente nulla a che vedere con i vernissage nelle gallerie d'arte trendy. A metà fra il languore e la morbosità. (by BettyBoy)
Pro.
- Una realistica descrizione del processo artistico e di ciò a cui si può andare incontro nel cedere al suo demone.
Contro.
- Desistete se siete alla ricerca di qualcosa di positivo e consolatorio.
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