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lunedì 15 luglio 2013

LA SCRITTRICE CASSANDRA CLARE ENTUSIASTA DEL FILM TRATTO DAL SUO LIBRO SHADOWHUNTERS – CITTÀ DI OSSA E DELLA REGIA DI HARALD ZWART

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È uno dei film più attesi della estate cinematografica americana e tra gli eventi di spicco della prossima edizione del Comic-Con di San Diego. In uscita negli Stati Uniti il 23 agosto e da noi con Eagle Pictures il 28 agosto, Shadowhunters – Città di Ossa è il primo episodio della saga fantasy di successo per giovani adulti, edita in Italia da Mondadori e scritta da Cassandra Clare. Intervistata dai fan durante le riprese sul set, l’autrice ha dichiarato: “La prima volta che ho visto il film sono rimasta strabiliata da quanto il film fosse stato reso esattamente come me l’ero immaginato. Essendo una maniaca del controllo, trovo difficile separarmi da una storia e lasciare che qualcun altro subentri con la propria interpretazione della stessa, ma tutto quello che ho visto mi ha proprio convinto. Penso che Harald sia il regista ideale perché in realtà non è un regista fantasy ma si è sempre concentrato sulle relazioni emotive tra i personaggi e questo ha reso il fantasy realistico. ”

Segue l’intervista completa alla Clare rilasciata ai fan durante le riprese sul set:

clip_image001INTERVISTA A CASSANDRA CLARE

 

C’è un personaggio, un costume di scena o una parte della scenografia che ti ha fatto pensare “wow, è esattamente come me l’ero immaginato” quando l’hai visto?

La prima volta che ho visto la Città di Ossa ho pensato “wow, è esattamente come me l’ero immaginata”. È...non voglio rivelare troppo a riguardo, ma è veramente fantastica e incredibilmente dettagliata. Ogni piccola parte del set è diversa e mi sembrava davvero fosse un luogo reale.

L’ispirazione per la storia di Shadowhunters – Città di Ossa è venuta da una tua visita da un tatuatore. Hai dei tatuaggi? Sono ispirati ai tuoi romanzi?

In realtà non ho tatuaggi. Purtroppo non sono mai stata in grado di decidermi su un particolare tatuaggio, ma mi piacerebbe molto farne uno e sto pensando di tatuarmi una delle Rune quando uscirà il film.

A che cosa si ispira il tuo fantastico nome d’arte?

È il nome della sorella di Jane Austen. Scriveva storie per sua sorella, è stata questa l’ispirazione.

Quale valore aggiunto darà il film alla storia per i lettori che già la conoscono e la amano?

Penso che un film contribuisca sempre a dare altre sfumature di significato a una storia, nello stesso modo in cui lo fanno un adattamento teatrale o un pezzo musicale ispirati a una storia. Un film è un interpretazione di un libro, quindi penso che possa dare alle persone un’opportunità di vedere un’altra interpretazione del libro.

Quali scene sei più curiosa di vedere?

Credo che per quanto mi riguarda sia un testa a testa tra il party di Magnus e la scena della serra con Clary e Jace che tutti conosciamo e amiamo.

Hai mai dato un consiglio ad un attore riguardo al proprio personaggio che l’ha sorpreso?

Non sono sicura di aver dato un consiglio che ha realmente spiazzato uno degli attori, ma ho sicuramente parlato con loro del fatto che dovevano sentirsi liberi di interpretare i personaggi per come li vedevano senza cercare di allinearsi a nessun’altra interpretazione specifica. Sai, ogni fan ha la sua opinione riguardo a com’è ciascun personaggio, ma volevo che gli attori si sentissero liberi di interpretare i personaggi per come li vedevano in prima persona.

Che cosa rende Harald Zwart il regista ideale per questo film?

Penso che Harald sia il regista ideale per questo film perché in realtà non è un regista fantasy, non hai mai diretto film fantasy prima di questo. Ciò non vuol dire che non gli piaccia il genere fantasy, ma ha affrontato il progetto dal punto di vista di una persona che nei suoi lavori si è sempre concentrata sulle relazioni emotive tra i personaggi. Per questo motivo, anche in questo caso ha lavorato molto sui legami emotivi tra i personaggi, i rapporti tra di loro. Trova che sia molto importante sottolineare come ogni personaggio abbia un rapporto con ciascuno degli altri e penso che questa sia la base per rendere un fantasy realistico.

È difficile lasciare le redini della tua storia ad uno sceneggiatore e lasciare che qualcun altro trasponga le tue parole sul grande schermo?

In realtà sono una maniaca del controllo, quindi è difficile separarsi da una storia e lasciare che qualcun altro subentri con la sua interpretazione della stessa. Lavorare con Constantin, tuttavia, è stato fantastico. Hanno sicuramente discusso a lungo con me a riguardo, hanno preso in considerazione la mia opinione e hanno riflettuto sui consigli che ho dato. Alla fine, così come i miei lettori, non vedo l’ora di vedere il prodotto finito e sono pronta ad essere sorpresa.

Quando Lily è stata scelta per interpretare Clary, che consigli le hai dato per interpretare al meglio la parte?

Quando Lily fu scelta per interpretare Clary, rimasi sorpresa, perché non mi ero resa conto che avrebbero scelto lei. Per questo motivo, credo di averle consigliato di non sentire la pressione del fatto che ci fossero molte persone legate fortemente a Clary che avrebbero voluto vedere il personaggio interpretato in un certo modo. Le ho detto di non prestare troppa attenzione al fatto che i fan volessero essere sicuri del fatto che avesse i capelli della giusta tonalità di rosso o gli occhi dell’esatta tonalità di verde, ma di cercare invece di carpire quello che secondo lei costituiva l’essenza del personaggio. Credevo molto nella sua abilità nel farlo e, da quello che ho visto, ci è riuscita appieno.

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