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domenica 6 marzo 2011

In un mondo migliore - Forzatura Violenta

USCITA CINEMA: 10/12/2010
REGIA: Susanne Bier
SCENEGGIATURA: Susanne Bier, Anders Thomas Jensen
ATTORI: Mikael Persbrandt, Markus Rygaard, William Jøhnk Nielsen, Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen, Anette Støvelbæk, Toke Lars Bjarke, Camilla Gottlieb
MONTAGGIO: Pernille Bech Christensen
DISTRIBUZIONE: Teodora Film
PAESE: Danimarca 2010
GENERE: Drammatico
DURATA: 113 Min
FORMATO: Colore

Presentato in con concorso al Festival di Roma 2010.
Premio Oscar miglior film in lingua straniera (2011).





Trama:

Il dottor Anton (Mikael Persbrandt), che opera in un campo profughi in Africa, torna a casa nella monotona tranquillità di una cittadina della provincia danese. Qui si incrociano le vite di due famiglie e sboccia una straordinaria e rischiosa amicizia tra i giovani Elias (Markus Rygaard) e Christian (William Jøhnk Nielsen). La solitudine, la fragilità e il dolore, però, sono in agguato e presto quella stessa amicizia si trasformerà in una pericolosa alleanza e in un inseguimento mozzafiato in cui sarà in gioco la vita stessa dei due adolescenti.


Commento:

Se la scorsa stagione con "Il segreto dei suoi occhi" sono rimasto piacevolmente colpito con la scelta degli Academy Award, quest’anno non sono convintissimo della scelta. La nuova fatica della Susanne Bier è sicuramente ben girata, con ottime prove del cast e con una piacevole interpretazione per la giovane coppia di amici protagonisti. I punti di vista toccati dalla pellicola sono molteplici anche se il saper perdonare, il vendetta porta vendetta, violenza chiama violenza e dolore arreca dolore sono i punti cardine di una buona resa. Il respiro malinconico della pellicola è profondo. Purtroppo però un finale buonista al limite del stiamo tutti bene, ne mina di molto il lavoro iniziale. La Bier non osa oltre, sprecando non poco secondo me il buonissimo lavoro fatto. Restano anche i dubbi sulla scelta di indirizzare la trama sul classico ragazzo deluso dalla morte della madre e alla ricerca di vendetta e violenza, argomento già trattato con successo in altre pellicole. Resta comunque una discreta pellicola che purtroppo almeno per me non si alza ne per originalità ne per il resto alla vittoria di un premio.


Pro.
Il respiro malinconico della pellicola è profondo.
Buone le prove dei giovani protagonisti.

Contro. 
Happy End.
Trama poco originale. 



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