Come già scritto in altre sedi per diversi anni ho lavorato nel settore home video, inizialmente come commesso di una videoteca (proprio come Randall in Clerks) per poi successivamente gestire ordini e rapporti con i rappresentati per la grande distribuzione. Le relazione con il pubblico (clienti) mi ha dato modo di conoscere e individuare una vastissima varietà di critici cinematografici professionali o amatoriali collocabili in varie tipologie. Un preziosissimo strumento che ha permesso, con un margine di errore del 20% circa, di consigliare o sconsigliare con successo un film al diretto interessato. Navigare da anni per la rete e girovagare tra forum, siti specializzati, blog e pagine facebook ha con il tempo migliorato questa peculiarità portandomi a creare vere e proprie categorie di spettatori.
Premetto che questo post vuole essere un modo spiritoso e malizioso di parlare in modo simpatico (giuro che ci voglio provare) della purtroppo poco obbiettività e reale superficialità con la quale spesso i film vengono commentati, consigliati o solo accennati.
Tralasciando il parere personale che è lecito, è nostro e nessuno può portarcelo via. Spesso si abusa di questo concetto per classificare merda o schifezza qualunque tipo di film che non ci è piaciuto, non ha rispettato le nostre aspettative o non è finito come volevamo.
Tra le molteplici e variegate accuse troviamo: "Manca la trama, La colonna sonora non era giusta, Ho dormito tutto il tempo, Quell’attore mi sta sul cazzo, E’ il remake dì, E' uguale a, I cinesi ora sanno fare pure i film??, Questi musi gialli sono tutti uguali non li riconosco, Film lento annoia e basta, Era meglio il primo, E’ scritto male, E’ lento, Era meglio il libro, Era meglio se, So meglio io, No sei meglio te."
La lista è infinita qui ho riportato solo le scuse o affermazioni più usate che in questo dato momento mi sono venute alla mente. Molte volte tutte queste dichiarazioni vengono usate per mascherare la volontà o capacità di fare analisi; a volte solo perché oggettivamente non ci si è voluti sforzare per capire un qualcosa che evade dal concetto di visione che si possiede.
L’Obbiettività, questa Sconosciuta e Scostumata
Naturalmente esistono e ci sono molti film brutti. Ogni scarrafone è bello a mamma soia! Salvo produzioni come quella italiana dei Vanzina (produzioni ricerca soldi e basta), credo sia doveroso analizzare il lavoro degli altri in modo corretto. Non credo faccia piacere a nessuno leggere del proprio lavoro solo merda tuttavia le critiche possono fare solo bene se motivate da analisi.
Tra i concetti più usati, merita un capitolo a parte il pensiero del gusto. Come se la settima arte fosse un gelato al pistacchio o alla crema. Bisogna saper scindere tra quello che ci piace e quello che realmente è fatto male.
Centro Sperimentale di Cinematografia |
Vorrei citare in questo, un concetto espresso da un utente di un forum, persona che reputo esperta in campo cinematografico: “C'è chi ama Don Matteo, chi non guarda il neorealismo perché la realtà è a colori, chi appella Hallström come profeta di sentimenti e maestro di vita, chi si commuove con “Air force one”, e chi si attorciglia “nell'Inception” di Nolan. Ognuno ha il suo cinema, e il cinema è meritocratico, si insinua e si stratifica a seconda della capacità di lettura individuale, piaccia o non piaccia, è normale che sia cosi. (Mr. Blù da DVDforum)
Intendiamoci qui nessuno si sente un critico o studioso di cinema. Personalmente non ho affrontato studi sul tema, anche se leggo libri, guardo contenuti speciali e film ininterrottamente da quando ho memoria. Le mie analisi, i miei commenti tutto sono tutto tranne che professionali. Non è il vangelo, è un mio parere personale giusto o sbagliato che sia come tutti i pareri che si leggono. Le mie perplessità in realtà nascono quando leggo giudizi approssimativi. Una opinione madre racchiusa in una frase positiva o negativa figlia di una sintesi di nessuno aiuto nei confronti del dialogo, del confronto.
Ho sempre pensato che se si vuole esprimere un giudizio pubblico, questo deve essere si personale ma anche obbiettivo nel confronti dell’opera. Non può essere un mero esercizio di esclamazioni variopinte. Condividere la propria visione deve mettere curiosità per la pellicola nei confronti di chi legge. Un film va visto sempre e comunque. Ne vanno segnalati i pregi e i difetti.
Spesso leggo frasi come: “Volevo vederlo ma ora che ho letto merda, non lo guardo più”.
Orrore! Un parere anche se di una persona con idee vicine al vostro metro di giudizio è sempre personale. Naturalmente non si possono vedere tutti i film che escono ma se il vostro istinto vi stuzzicava l’appetito verso una particolare pellicola perché non assaporarla personalmente. “Se quella stessa persona vi dice che mangiare la merda fa bene alla pelle ai capelli! Voi la mangiate??”
C’è Passione e Passione
I giudizi sommari non interessano a nessuno se si è veramente interessati al cinema. Le opinioni vanno motivate, conta pochissimo fare il contraddittorio o l’esaltato se l’analisi non è retta da una vera obbiettività. Vanno messe sul piatto della bilancia le reali qualità positive o negative realmente appartenenti ad essa.
Torniamo ora a noi è alla caratterizzazione dei vari critici e spettatori cinematografici, cercherò di fotografare la situazione nel modo più simpatico possibile. Naturalmente le categorie sono del tutto allegoriche quindi non si offenda nessuno se magari si sente chiamato in causa. Tutti bene o male facciamo parte di qualche nucleo nel mondo.
Capitolo
1: Critici
L’opinione dello spettatore esperto è sicuramente un giudizio che va tenuto in forte considerazione. Di solito sono tutte quelle persone o utenti che seguono il cinema da anni, possiedono un notevolissimo bagaglio culturale costruito con anni di visioni e revisioni, studi. In questa categoria ci sono vari livelli di esperienza e tipologia culturale.
Critico Cinematografico Riconosciuto: Il critico cinematografico è il livello più alto che si possa raggiungere, di solito ne fanno parte tutti gli esperti realmente certificati da anni di onorata carriera sulle spalle. Saggisti di ogni genere e studiosi del intero mondo della settima arte. I pareri di questi guru del cinema sono spesso fondamentali per la crescita culturale dello spettatore medio, l’errore più grande che si possa commettere però è quello di considerare le loro parole come vangelo. Un livello tale di affermazione porta con se anche risvolti economici importanti che spesso vengono posti davanti alla reale qualità.
Utente Esperto: Nella rete, si celano individui spesso poco amati dall’utenza meno smaliziata. Con le loro analisi e suggerimenti sono il vero cuore pulsante della liberta di espressione in rete. Studiosi della settima arte, incappare in un loro scritto è sempre grande forma di ispirazione culturale per tutti gli appassionati. I loro articoli sono figli di anni di visioni, revisioni, studi e passioni che vanno assolutamente acquisite se ci si vuole immergere anima e corpo nella settima arte. Naturalmente non è tutto oro quello che luccica. Tra di loro purtroppo si nascondono anche due categorie micidiali per l’esperienza e arricchimento del proprio bagaglio culturale. Il redattore di Fanzine e siti internet e i Radical chic.
Redattore di fanzine e siti internet: L’avvento della banda larga sul territorio mondiale ha dato a tutti la possibilità di condividere le proprie passioni e opinioni con una velocità e facilità disarmante nei confronti del mondo. Questo fattore ha portato alla creazione di innumerevoli siti e fanzine più o meno specializzate di appassionati cinematografici. Questi giudizi vanno spesso presi con le pinze. Soprattutto quando nella loro analisi danno ampiezza al loro scritto spoilerandovi tutta la trama, raccontandovi vita, morte e miracoli di attori e registi. Oppure iniziando una filippica di sensazioni e descrizioni inutili ma utili a mostrare il loro talento nella scrittura, dimenticandosi così completamente (guarda caso) di dedicare due parole alla reale qualità della pellicola. Non è colpa loro, questi ragazzi devono spesso vedere molti film alla settimana che puntualmente magari non fanno in tempo a guardare. Di conseguenza per scrivere il proprio articolo danno sfoggio della loro scrittura e cultura aiutandosi con le schede inviate dalla casa di distribuzione. Gli amici di De Niro (meglio non fare nomi) sono tra i primi esponenti che mi vengono in mente.
Radical Chic: Ne fanno parte tutti gli utenti e critici esperti che fanno del loro credo una ragione di vita. Snob, al fine di seguire la moda del momento, per puro esibizionismo ostentano le loro idee e divergenze sul intera filmografia mondiale. La loro è alta cultura e purtroppo per gli altri esiste solo il loro cinema. Generalmente la loro idea è anche inflazionata dal loro credo politico. Spesso si nascondo dietro le pellicole d’essai, nel cinema ricercato. Sono attratti dai valori culturali e sociali opposti al loro ceto di appartenenza. Statene alla larga.
Opinionisti: Non è facile trovare opinionisti nella categoria dei critici cinematografici. Il loro credo è quello di dare la propria opinione sulla pellicola soppesando in modo obbiettivo pregi e difetti della stessa. Impresa ardua in un settore tanto variegato e inflazionato.
Capitolo 2- Spettatore.
Lo spettatore o per meglio dire il pubblico (di cui faccio parte) è da sempre la croce e delizia per l’industria cinematografica. Le decisioni del popolo confermano, smentiscono, donano o tolgono successo artistico ed economico alle pellicole. Definire una casta di spettatore è ancora più difficile, se non impossibile. In questo capitolo mi limiterò a marcare le caratteristiche cardine degli spettatori più in voga del momento senza allargare il discorso alle sottocategorie di appartenenza che sono veramente troppe e variegate. Molte poi si differenziano veramente per poche cose.
Il Veemente: Usano commentare le pellicole con un insolito impeto dirompente. Sarà spesso insolito leggere da parte loro commenti obbiettivi o analisi dettagliate sulla pellicola commentata. Molto spesso il loro grado di interattività con la rete sarà quello di commentare il film con considerazioni più o meno colorite in chiave positiva o negativa che vanno da un minimo di 1 parola al massimo quasi mai raggiunto di una frase di 10 vocaboli. Di solito il commento nasce sul orma dell’entusiasmo. I veementi vivono il cinema in modo emotivo, se non trovano empatia con la pellicola sono dolori. “Chi è causa del suo mal pianga se stesso!” Il regista o l’attore di turno che osa in qualche modo perturbare la successibilità delle spettatore veemente verrà ricoperto di letame dalla testa i piedi. Non ci sono controindicazioni nel loro modo di vedere il cinema, esaudisci le loro aspettative e sarai santificato per l’eternità. Se non ci riesci cazzi tuoi! Non li prendi in giro, non li illudi. Esiste una sola lettura della pellicola è la loro. Le sfumature, le analisi dettagliate sono per gli stupidi.
Nerd: Spettatore leader indiscusso della filmografia mondiale. Le più grandi case cinematografica devono molto al popolo nerd. Sono loro i migliori investitori della giostra economica mondiale del cinema. Lo spettatore Nerd, al contrario dello spettatore Veemente, è uno spettatore spesso informatissimo sulla pellicola che sta per vedere. Non che il veemente non lo sia ma l’approccio all’opera è totalmente diverso. Non perde mai un film del suo genere preferito, attore e regista. Qualitativamente ci si può spesso fidare di un giudizio di un nerd fino al punto del non ritorno che equivale a tradire le aspettative. Questo è l’errore più grande che si possa fare, il nerd si sposterà immediatamente nella categoria dei Veementi 80% delle volte. Il restate 20% invece spesso sarà più obbiettivo e permissivo. Per lui cambiare un capitolo del libro in un film non sarà un problema, l’importante è che alla fine il senso del libro,del fumetto sia lo stesso. Guardare un film in modo obbiettivo è una rara forma di concetto sempre più lontano dal universo nerd. Altro contraccettivo è la difesa a spada tratta degli argomenti a lui cari. Può capitare spesso che un brutto film diventi per magia una perla rara anche solo per la presenza di un attore o personaggio.
C’era una volta: “Era meglio prima” o “Non ci sono più i bei film di una volta” sono le affermazioni preferite in questa categoria. Un concetto che in verità si poggia su basi reali, l’industria cinematografica vive da anni un determinato blocco di originalità e qualità reale. Tuttavia però i bei film escono ancora oggi. Non per loro, difficilmente lo spettatore ancorato al passato uscirà da questa dimensione, anzi spesso e volentieri si rifiuteranno anche solo di vedere questi inutili esercizi di stile, videocilp e quanto altro. Questi personaggi esisto per qualsiasi forma d’arte e non solo per il cinema.
Non si esce vivi dagli anni 80/90: Altra categoria simpaticissima e assolutamente scanzonata sono i figli degli anni 80/90. Vivono come i “c’era una volta” nel nome del passato. Al contrario però dei precedenti, loro le pellicole nuove le guardano. I classici del passato saranno sempre migliori (cosa vera per molte ragioni direi) ma difficilmente un film nuovo è bellissimo al massimo può essere decente. Non c’è niente di meglio di un tuffo nel passato. Si salvano solo i film che in qualche modo riportano alle atmosfere degli anni passati. Il resto sono tutte cazzatelle.
Gli impegnati: Non provate mai ad invitare uno spettatore impegnato a vedere un film commerciale. Il loro cinema è quello d’autore, si possono concedere un film indipendente americano ogni tanto. Anche con loro c’è la controindicazione delle aspettative se non vengono rispettate o il film non segue il loro credo….è carne morta.
The Party: Spettatori che al contrario degli impegnati chiedono dal cinema solo azione e risate. Per molte preferenze sono simili ai Nerd. Tuttavia loro non sono spettatori concettualmente raffinati. Il film deve intrattenere e basta. Non c’è spazio per la ricerca di una minima riflessione. Cambiare genere?? Siete Matti!?! Al cinema loro non vanno per dormire.
Ti piace il genere: In questa categoria potete ritrovare tutti gli spettatori legati ad un solo genere cinematografico.Concettualmente simili al nerd si discostano da questa tipologia per la scarsa voglia di informarsi preventivamente sulla pellicola. Il loro giudizio è vittima del gradimento momentaneo. L’empatia è dietro l’angolo.
Dice che è bello: Guardano solo i film consigliati da amici e tv. Non c’è una vera è propria forma di ricerca se un film è sulla cresta dell’onda si guarda altrimenti non interessa.
Obiettivi: Forma sempre più rara di spettatore, l’avvento di internet e la possibilità di vedere tanti film è commentare ha completamente ridotto al minimo termine la presenza di questi spettatori capaci di guardare il film contemporaneamente con il cuore e con la testa. Si sforzano di esaminare bene i pregi, i difetti, considerare sempre l’idea originale, gli intenti della pellicola e il pubblico alla quelle esso e dedicato.
Finisce così questa breve o lunga analisi dipende dai casi e dai gusti (tornano i gelati) sul infinito mondo degli spettatori cinematografici. Naturalmente come già detto esistono tanti altri fattori e tante altre categorie che magari un giorno saranno affrontate in modo più articolato e meticoloso. Buon cinema a tutti, naturalmente quello che preferite e che amate di più.
TU CHE SPETTATORE SEI????
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