GENERE: Drammatico, Commedia.
REGIA: Paola Randi
SCENEGGIATURA: Antonella Antonia Paolini, Paola Randi, Luca Infascelli, Chiara Barzini
ATTORI: Gianfelice Imparato, Peppe Servillo, Saman Anthony, Eloma Ran Janz, Gianni Ferreri, Shatzi Mosca.
FOTOGRAFIA: Mario Amura
MONTAGGIO: Gianni Vezzosi
MUSICHE: Fausto Mesolella
PRODUZIONE: Fabrizio Mosca per Acaba Produzioni in associazione con Cinecittà Luce
DISTRIBUZIONE: Istituto Luce
PAESE: Italia 2010
DURATA: 104 Min
FORMATO: Colore
Sito Ufficiale
Presentato a Festival di Venezia 2010 nella sezione Controcampo italiano.
Trama:
Alfonso è uno scienziato napoletano, timido e impacciato, che ha appena
perso il lavoro.
Gayan è un affascinante ex campione di cricket srilankese che non ha più
un soldo, è appena arrivato a Napoli ed è convinto di trovare il
Paradiso.
Alfonso ha passato tutta la vita a studiare la migrazione delle cellule e
a guardare telenovelas con la madre.
Gayan ha viaggiato, ha conosciuto fama, gloria e denaro.
Cosa c’entrano questi due uomini l’uno con l’altro? Com’è possibile che
due persone tanto diverse vengano a contatto e le rispettive vite si
leghino in modo indissolubile l’una all’altra?
In una Napoli multietnica, s’intrecciano i destini di Alfonso e Gayan,
che si ritrovano a condividere giocoforza una catapecchia eretta
abusivamente su un tetto di un palazzo nel cuore del quartiere
srilankese della città.
Commento:
Esordio cinematografico alla regia per Paola Randi, studentessa di campus e seminari che hanno visto tra i docenti: Loch, Leigh, Parker, Mingella, Frears, Murch e Herzog divisi tra la Biennale di Berlino 2004 e la scuola Holden di Torino. Il lavoro della giovane regista milanese è una splendente commedia ambientata in una Napoli sempre più multiculturale distesa tra precarietà, immigrazione, crisi economica e l’immancabile presenza della camorra. Presentato al Festival di Venezia 2010 il film ha in seguito ricevuto ben 4 nomination per il Donatello oltre alla vittoria in festival minori come Bimbi Belli diretto da Nanni Moretti e il Platinum Remi Award al WordFest International Film Festival di Huston. Testimonianze importanti di un lavoro poco pubblicizzato e reclamizzato ma ben considerato dagli addetti ai lavori.
Alla base della pellicola troviamo una trama semplice che si intreccia tra le vicende di tre personaggi uniti da un insolito destino comune. Una convivenza forzata sulla punta di un terrazzo nei quartieri poveri di Napoli che darà luce ad una serie di conseguenza tragicomiche paradossali. Ironico è surreale tanto da non risultare mai banale agli occhi dello spettatore e capace di intrattenere grazie alla forza dei sui personaggi, ad un montaggio egregiamente pulito oltre alla buona sceneggiatura. Singolari e oniriche le scene che riprendono i viaggi di fantasia di un bravissimo Gianfelice Imparato (Alfonso D’Onofrio) che donano alla pellicola un look ricercato ben riuscito.
Una storia d’amicizia nata in un momento di coabitazione forzata, una condivisione necessaria di spazi tra persone che provengono da culture e paesi diversi. Un modo ironico e vincete per parlare di precarietà e soprattutto di immigrazione qui rappresentata in un modo squisitamente genuino con una prospettiva bizzarra ma quanto mai reale di un cittadino italiano straniero in casa propria accolto in una comunità di srilankesi. Splendida la colonna sonora e ben riuscite tutte le prove degli attori principali su tutte oltre al già citato Imparato, Peppe Servillo (Vincenzo Cacace) e Seaman Anthony (Gayan). Colorato e splendente.
Pro.
Opera prima curata e divertente.
Ironico e Surreale.
Parte tecnica di buonissimo livello.
Ironico e Surreale.
Parte tecnica di buonissimo livello.
Contro.
Non ci sono grandissime pecche da segnalare.
Forse qualcuno potrebbe non apprezzare l’ironia di fondo.
Forse qualcuno potrebbe non apprezzare l’ironia di fondo.
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