GENERE: Drammatico
REGIA: Bakhtiar Khudojnazarov
ATTORI: Detlev Buck, Egor Beroev, Anastasia Mikulchina, Dinmukhamet Akhimov
PAESE: Russia 2012
DURATA: 109 Min
FORMATO: Colore
Film d'apertura del Festival di Roma 2012. Fuori concorso.
Trama:
Il mare è scomparso in una tempesta di sabbia. Un villaggio muore lentamente giorno dopo giorno. Solo il marinaio Marat si oppone al destino e decide di trascinare la sua nave, ridotta a un rottame arrugginito attraverso il deserto, pur di ritrovare il mare e una ragione….
Commento:
L’ultima opera di Bakhtiar Khudoijnazarov è ispirata al prosciugamento del Lago d’Aral (Asia Centrale) e partendo da una idea iniziale di stampo ambientale, prosegue nell'analizzare i problemi esistenziali dell’uomo. Il mare si è dissolto in una tempesta di sabbia, lasciando al piccolo villaggio che si nutriva di esso un deserto sconfinato di sabbia e rimorsi. Un solo uomo affronta viaggio incredibile, osteggiato da tutto il villaggio, alla ricerca della fonte e ragione di vita. Un marinaio non può vivere senza un porto, l’imperativo sarà colmare questo infinito vuoto. Un viaggio interiore verso la rinascita di se stessi con la consapevolezza che un uomo non sarà mai sopraffatto fino a che avrà la voglia e energia di lottare e resistere. Il rapporto di Marat con la sua barca simboleggia quello del uomo con la natura e con Dio. Sebbene il film offra un ampio respiro western e ampie vedute da kolossal classico non possiede un ritmo di facile digeribilità anche se gli avvenimenti sono tanti e posti in modo intelligente per ravvivare spesso il dilatarsi della narrazione. Interessante ed intelligente rappresentazione.
Pro.
- Fotografia desertica mozzafiato.
- Scontro uomo/natura intelligentemente rappresentata.
Contro.
- Ritmo e narrazione dilatate.
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