USCITA CINEMA: 08/11/2012
GENERE: Animazione, Commedia, Family
REGIA: Genndy Tartakovsky
SCENEGGIATURA: Dan Hageman, Kevin Hageman
ATTORI: Adam Sandler, Selena Gomez, Steve Buscemi, Kevin James, David Spade, Andy Samberg
MONTAGGIO: Catherine Apple
MUSICHE: Mark Mothersbaugh
PRODUZIONE: Sony Pictures Animation
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2012
DURATA: 91 Min
FORMATO: Colore
Sito Italiano
Trama:
Dracula, che gestisce un resort lontano dal mondo umano, diventa iperprotettivo quando un ragazzo scopre il villaggio e si innamora della figlia del conte.
Commento:
Nono lungometraggio animato per Sony Pictures Animation, divisione della più famosa Sony Pictures, nata dopo la ribalta del corto animato “The ChubbChubbs!”. Con produzioni digitali non sempre all’altezza della situazione lo studio animato americano non è ancora riuscito suo malgrado a conquistare la fiducia di un vero zoccolo duro di fan. Non tanto per limiti tecnici e artistici, i loro lavori sono sempre di discreto livello, bensì per la scelta di orientare le loro produzioni verso il pubblico più infantile. Un tipo di spettatore sicuramente redditizio ma portato verso il solo usa e getta del prodotto. Questa politica ha trascinato, soprattutto nel nostro paese, al completo anonimato pellicole divertenti e qualitativamente ben realizzate come Surf's Up - I re delle onde, Piovono polpette e il più recente Il figlio di Babbo Natale. Perché questa lunga premessa??
Perché in questa stagione finalmente è stata fatta una scelta azzeccata. Non tanto per il target di riferimento che è sempre in primis quello dei più piccoli, ma per l’azzeccatissimo franchisee scelto. Dopo Twilight e True Blood, tocca agli originali Conte Dracula, Frankenstein, l’Uomo Lupo e la Mummia rubare la scena. Resi pucciosissimi e simpaticissimi grazie ad uno stile grafico indovinato e alle varie citazioni utilizzate. Un film che potrebbe essere utile per introdurre ai più piccoli figure orrorifiche classiche dell’immaginario collettivo. Un halloween a tema vacanza, a tratti divertente anche per i più grandi. Citazionista , pieno di situazioni rocambolesche con i mostri vittime indifese degli esseri umani.
Un racconto infantile non originale, piacevole e divertente, sostenuto da un buon ritmo che si lascia andare ogni tanto a qualche caduta di stile di troppo con l’utilizzo di canzoni, che se pur di breve durata, potevano essere tranquillamente evitate. L’ottimo messaggio intrinseco di superare le paure nei confronti del diverso per raggiungere la felicità, è ben rappresentato dalle fobie di un simpaticissimo Dracula. Certo che da un autore come Genndy Tartakovsky (Samurai Jack) all’esordio sul grande schermo era sicuramente lecito aspettarsi di più in termini di originalità e inventiva. Non hanno giovato il target e il passa mano di ben sei registi diversi, che hanno lavorato al progetto prima di lui. Una gestazione in fase di produzione durata ben sei lunghi anni. Tuttavia tra caricature mostruosamente azzeccate e momenti esilaranti il film funziona, a patto che non ci si aspetti la profondità dei lavori più blasonati. In attesa del già annunciato seguito.
Pro.
- Caratterizzazione dei personaggi vincente.
- Citazioni e scenette rocambolesche ben congeniate.
Contro.
- Momenti Canori dimenticabili.
- Target principalmente infantile.
Mah, io non l'ho trovato così azzeccato... Concordo sul fatto che avrebbero potuto tranquillamente evitare le canzoni, però non credo che i personaggi siano ben caratterizzati, tutt'altro: penso che, in generale, fossero tutti un po' troppo banalotti e non abbastanza approfonditi. Niente da dire invece sulla grafica e character design, che avevo già apprezzato in Piovono Polpette e Il Figlio di Babbo Natale, due film che mi hanno coinvolto molto più di questo (soprattutto il secondo).
RispondiEliminaCiao Veronica, concordo con te su alcuni punti per quanto riguarda la poca profondità dei personaggi, proprio per questo evidenziavo di non aspettarsi la profondità dei lavori più blasonati. Sulla caratterizzazione il mio apprezzamento era più diretto al design che non al resto. Alla fine resta pur sempre un lavoro per i più piccoli.
EliminaCapisco che sia un lavoro indirizzato ad un pubblico infantile, ma non per questo bisogna "sminuire" il prodotto stesso. Il figlio dei miei vicini di casa già a 2/3 anni (ora ne ha 6, credo) adorava Alla Ricerca di Nemo. Di sicuro non avrà afferrato tutte le sottotrame che questo capolavoro ci propone, ma il film ha saputo catturare tutti, sia i piccoli ma (soprattutto) anche i grandi... Cosa che Hotel Transilvania, almeno secondo me, non è riuscito a fare.
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