USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott, Koleman Stinger, John Lawrence, Kate Burton, Bailee Michelle Johnson, Parker Hadley, Clémence Poésy, Fenton Quinn, Lizzy Caplan, Pieter Jan Brugge, Rebecca Olson
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott, Koleman Stinger, John Lawrence, Kate Burton, Bailee Michelle Johnson, Parker Hadley, Clémence Poésy, Fenton Quinn, Lizzy Caplan, Pieter Jan Brugge, Rebecca Olson
FOTOGRAFIA: Enrique Chediak, Anthony Dod Mantle
MONTAGGIO: Jon Harris
MUSICHE: A.R. Rahman
PRODUZIONE: Cloud Eight Films, Pathé
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: Gran Bretagna, USA 2010
GENERE: Biografico, Drammatico, Avventura
DURATA: 94 Min
FORMATO: Colore 1.85 : 1
MONTAGGIO: Jon Harris
MUSICHE: A.R. Rahman
PRODUZIONE: Cloud Eight Films, Pathé
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: Gran Bretagna, USA 2010
GENERE: Biografico, Drammatico, Avventura
DURATA: 94 Min
FORMATO: Colore 1.85 : 1
Trauma:
127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.
Commento:
Nuova conferma del talento di Boyle regista che spesso o si ama o si odia. In molti gli riconoscono solo Trainspotting come film all’altezza. Il mio modesto parere è che le sue opere sono tutti prodotti ben oltre la sufficienza ad eccezione di The Beach (che comunque offre una discreta regia) e Una vita esagerata. Ottima la scelta di offrire un girato in formato videoclipato (ho trovato bellissimo lo split screen iniziale) , dove il bravissimo James Franco ci fa rivivere tutti gli stati d’asia, paura e dolore vissuti dalla realtà dallo sfortunato Aron Ralston. Un film che come Into the wild ci mostra la ricerca di un uomo della sua presa di coscienza dei valori della vita cruda dalla quale spesso l’uomo urbano vuole scappare. La bellezza della natura così spettacolare, ma anche così crudele così come la vita che ogni giorno stesa tra asfalto e cemento. Sono le piccole cose che rendono veramente felici.
Pro.
Ottima regia.
James Franco perfetto.
Contro.
Qualche taglio poteva giovare.
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