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lunedì 25 luglio 2011

Straziante Saluto di Satoshi Kon regista di Paprika e Tokyo Godfather
















Sayonara (Addio)

Come potrei dimenticare il 18 maggio di quest'anno.

Ho ricevuto la seguente prognosi da un cardiologo del Musashino Red Cross Hospital.

"E' al secondo stadio di un cancro al pancreas. E le metastasi
hanno raggiunto la maggior parte delle ossa. Le restano sei mesi di vita al massimo."

Mia moglie ed io lo abbiamo ascoltato insieme. E' stato un destino così inaspettato e insostenibile, che a malapena siamo riusciti a sostenerci.

Pensavo onestamente: "Non posso farci niente se muoio ogni giorno". Eppure, è stato così improvviso.

 
Paprika

Ad essere sinceri, c'erano stati alcuni segnali. Due o tre mesi prima avevo avuto forti dolori in diverse zone della schiena e alle articolazioni delle gambe; avevo perso forza nella gamba destra e camminare mi risultava difficile. Andai da un agopunturista e da un chiropratico, ma non ci furono miglioramenti. Perciò, dopo aver fatto una risonanza magnetica ed una PET-CT, e aver usato altri macchinari all'avanguardia del genere, arrivò l'istantaneo responso del tempo che avevo perso.

E' stato come se la morte fosse posizionata proprio dietro me prima che lo sapessi, e non c'era niente che potessi fare.

Dopo la prognosi, mia moglie ed io abbiamo cercato dei modi per prolungare la mia vita. Era letteraalmente una situazione di vita o di morte. Abbiamo ricevuto il supporto di amici fedeli e di forti alleati. Ho rifiutato le cure anticancro, e ho provato a vivere con una concezione del mondo leggermente diversa dalla norma. Il fatto di aver rifiutato quello che ci si aspettava fosse "normale", mi è sembrato molto vicino al mio modo di essere.



Non ho mai veramente sentito di appartenere alla maggioranza. E' stato lo stesso le per cure mediche, così come per ogni altra cosa. "Perché non cercare di restare vivo secondo i miei stessi principi!" Comunque, è come quando cerco di fare un lavoro (un film), quando la sola forza di volontà non basta. La malattia continuava ad avanzare giorno dopo giorno.

D'altronde, come membro di una società, accetto, almeno, la metà di quello che la società ritenga essere giusto. Pago le tasse. Sono lontano dall'essere un cittadino modello, ma sono a tutti gli effetti un membro della società giapponese. Quindi, a parte le cose che dovevo fare per prolungare la mia vita dal mio punto di vista, ho anche cercato di fare tutto il necessario per essere "pronto a morire bene". Non credo di essere riuscito a farlo come si deve, ma, comunque, una delle cose che ho fatto, è stata, con l'aiuto di due amici di cui posso fidarmi, formare una compagnia che gestisca cose come il misero numero di diritti d'autore che detengo. Un'altra cosa che ho fatto, è stato assicurare che mia moglie avrebbe rilevato tutti i miei beni, cosa che ho fatto, semplicemente scrivendo un testamento. Certo che non pensavo ci sarebbe stata qualche lite sulla mia eredità o altro, ma volevo essere certo che mia moglie, che rimarrebbe sola al mondo, non debba avereniente di cui preoccuparsi. E, tra l'altro, volevo eliminare ogni ansietà da me stesso,quello che sta per fare un piccolo saltello dall'altra parte prima di andarmene.



I documenti e le ricerche necessarie per questi compiti, che né mia moglie o io eravamo in grado di fare, sono stati immediatamente presi in mano da splendidi amici. Poi, quando è arrivata la polmonite ed ero in punto di morire, e apponevo la firma decisiva sul testamento, pensavo che se fossi morto lì e subito, non avrebbe aiutato.

"Ah, finalmente posso morire."

Tokyo Godfather

Infine, sono stato portato con l'ambulanza al Musashino Red Cross Hospital, due giorni prima di tutto ciò; poi riportato ancora indietro dallo stesso ospedale, con l'ambulanza, il giorno successivo. Ho dovuto anche essere ricoverato e sottoposto a diversi esami. Il risultato di questi esami: polmonite e acqua nel petto; e quando ho chiesto informazioni al dottore, sfacciatamente, la risposta è stata molto pratica, e in un certo modo sono stato contento.

"Potrebbero rimanerle uno o due giorni, e, se sopravvivesse, potrebbe anche arrivare alla fine del mese."

Ascoltatolo, ho pensato: "E' come se mi stesse dicendo le previsioni meteo", ma la situazione restava disastrosa.

Era il sette di luglio. Di sicuro è stato un Tanabata piuttosto brutale.

Così ho deciso in men che non si dica.

Volevo morire a casa.

Millennium Actress

"Potrei creare disagio alle persone attorno a me, ma ho chiesto loro di vedere come avrei potuto scappare e tornarmene a casa". Ho potuto farlo grazie agli sforzi di mia moglie, alla cooperazione dell'ospedale, nonostante la loro posizione nei miei confronti, al grande aiuto di altre strutture sanitarie e le coincidenze, che sono state così numerose da sembrare essere doni dal cielo. Non ho mai visto così tante coincidenze e situazioni messe esattamente al loro posto nella vita vera, che a mala pena potevo crederci. Non era Tokyo Godfathers, dopo tutto.

Mentre mia moglie correva in lungo e in largo, mettendo a posto cose per la mia fuga, io stavo supplicando i dottori: "Se posso andare a casa anche per mezza giornata, ci sono cose che posso ancora fare!"; poi da solo, aspettando la morte in una deprimente camera d'ospedale. Mi sentivo solo, ma questo era quello cui riuscivo a pensare.

Perfect Blue

"Forse morire non sarà così male".

Non avevo nessuna motivazione, e forse avevo il bisogno di pensare così, ma ero sorprendentemente calmo e rilassato.

Comunque, c'era solo un pensiero che mi assillava.

"Non voglio morire qui".

Non appena ho pensato questo, qualcosa si mosse fuori dal calendario sul muro e cominciò a diffondersi in tutta la stanza.

"Oddio, una riga sbagliata nel calendario. Le mie allucinazioni non sono per niente originali."

Dovetti sorridere al fatto che il mio istinto professionale stesse lavorando anche in momenti come quello, ma, in ogni caso, ero probabilmente più vicino alla terra dei morti di quanto non lo fossi mai stato. Davvero sentivo la morte molto vicina a me. Ma, con l'aiuto di molte persone sono miracolosamente evaso dal Musashino Red Cross e tornato a casa, avvolto nella terra dei morti e dalle lenzuola del letto.



Ci tengo a sottolineare che non ho critiche o astio per il Musashino Red Cross Hospital, perciò non fraintendetemi.

Volevo solo andare a casa mia. La casa in cui vivo.

Ero leggermente sorpreso dal fatto che, quando venivo portato nel salotto, come premio, vivevo la stessa esperienza che è familiare a tutti quelli sul letto di morte: "guardare giù dal proprio corpo mentre si è trasportati da una stanza ad un posto più in alto.Stavo guardando giù, e la scena intorno a me da una posizione di diversi metri da terra, attraverso un grandangolo ed una luce con flash. Il posto del letto al centro della stanza sembrava molto largo e prominente, e il mio corpo avvolto nelle lenzuola era stato abbassato al centro della stanza. Nessuno sembrava troppo gentile, ma non mi sto lamentando.

Millennium Actress

 Perciò, tutto quello che dovevo fare era aspettare la morte a casa mia.

Tuttavia, pare fossi in grado di superare la polmonite.

Eh?

La pensavo così, in un certo senso.

"Non sono riuscito a morire! (risa)"

Poi, quando non riuscivo a pensare ad altro se non alla morte, ho pensato che, in effetti, si muore una volta sola.

Sorprendentemente, dopo allora la mia forza vitale era rinvigorita. Dal profondo del mio cuore, credo che questo fosse dovuto alle persone che mi hanno aiutato: mia moglie prima di tutto, poi i miei affettuosi amici, i dottori e le infermiere e gli addetti dell'ospedale.


Adesso che la mia forza vitale era stata ravvivata, non potevo sprecare il mio tempo. Mi sono detto che mi era stato dato un extra di vita, e che dovevo usarlo accuratamente. Così, ho pensato che volevo eliminare almeno una delle irresponsabilità che avevo lasciato in questo mondo.

Ad essere sinceri, avrei solo chiesto alle persone a me vicine qualcosa sul cancro. Non l'avevo nemmeno detto ai miei genitori. A causa di alcune complicazioni legate al lavoro non avrei potuto dire niente (alla gente) anche se l'avessi voluto. Volevo annunciare il mio cancro su internet e fare un rapporto sulla vita che mi restava, ma se la morte di Satoshi fosse stata programmata, avrebbero potuto esserci delle ripercussione, per quanto piccole. Per queste ragioni, mi sono comportato irresponsabilmente verso persone che tengono a me. Mi dispiace davvero tanto.

Perfect Blue
C'erano così tante persone che volevo vedere prima di morire, per dir loro almeno una parola di saluto. Familiari e parenti, vecchi amici e compagni delle elementari, delle medie e superiori; compagni che ho incontrato al college, persone che ho incontrato nel mondo del manga e con le quali ho condiviso così tante idee; le persone nel mondo dell'anime alle quali sedevo accanto, quelle con cui sono andato a bere, quelle con cui competevo per gli stessi lavori, i compagni con i quali ho condiviso brutti e bei momenti. Le innumerevoli persone che ho potuto conoscere per via della mia posizione di regista, le persone che si definiscono miei fans, non solo in Giappone ma in tutto il mondo, agli amici che ho incontrato in rete.

Paprika

Ci sono così tante persone che voglio vedere almeno un'ultima volta (beh, ci sono anche quelle che non voglio vedere), ma se le vedessi temo che il pensiero "Non posso più rivedere queste persone" mi abbatterebbe, e quindi non sarei in grado di salutare la morte come si deve. Anche se mi ero ripreso, mi era rimasta molta poco forza vitale, e mi ci è voluto un grande sforzo per vedere delle persone. Più la gente voleva vedermi, più difficile era per me vedere loro. Che ironia. Inoltre, la parte inferiore del mio corpo era paralizzata a causa del diffondersi del cancro alle mie ossa, ed ero steso prono nel letto e non volevo che la gente vedesse il mio corpo emaciato. Volevo che la maggior parte della gente si ricordasse di un Satoshi pieno di vita.

Mi piacerebbe usare questo spazio per scusarmi coi miei parenti, amici e conoscenti, non per dire loro del mio cancro, ma per la mia noncuranza. Vi prego di capire che questo è stato un desiderio egoista di Satoshi. Cioè, Satoshi Kon era "quel tipo di persona". Quando immagino i vostri volti, ho solo bei ricordi, e ricordo i vostri grandi sorrisi. A tutti, grazie per quei ricordi veramente grandiosi. Ho amato il mondo in cui ho vissuto. Solo il fatto che possa pensare mi rende felice.

Tokyo Godfather
Le tante persone che ho incontrato in tutta la mia vita, siano state positive o negative, hanno aiutato a formare l'essere umano che è Satoshi Kon, e sono grato per tutti quegli incontri. Anche se il risultato finale è una morte precoce a metà dei miei quarant'anni, ho accettato questo come il mio unico destino. Mi sono successe così tante cose piacevoli, dopo tutto.

Quello che penso della morte adesso: "Posso solo dire che è troppo cattiva. Davvero."

Ad ogni modo, anche se posso lasciar correre molte delle mie sciocche azioni (ma che non si dica in giro), non posso smettere di rimproverarmi due cose: riguardo i miei genitori e riguardo il fondatore della Madhouse, Maruyama-san.

Anche se piuttosto in ritardo, non c'era altra scelta che confessare tutta la verità. Volevo chiedergli perdono.

Perfect Blue

Non appena ho visto la faccia di Maruyama-san, quando è venuto a vedermi a casa, non riuscivo a smettere di far scorrere le lacrime o la mia vergogna. "Mi dispiace così tanto, per come è andata a finire". Maruyama-san non ha detto niente, si è limitato a scuotere la testae ad incrociare le mani. Ero pieno di gratitudine. Sentimenti di gratitudine e gioia, per esser stato così fortunato da aver lavorato con queste persone, sono scesi su di me come una frana. Potrebbe essere egoista, ma sentivo come se fossi stato perdonato in quello stesso istante.

Il mio più grande rimpianto è il film "Dreaming Machine". Sono preoccupato non solo riguardo al film in sè, ma anche sullo staff che ha lavorato con me. Tra l'altro, c'è una forte possibilità che gli storyboards che sono stati creati col (nostro) sangue, sudore e lacrime non vedranno mai la luce. Questo perché Satoshi Kon ha messo le mani sulla storia originale, la sceneggiatura, i personaggi e gli sfondi, gli schizzi, le musiche...ogni singola immagine. Certo, ci sono cose che ho condiviso con i direttori dell'animazione, gli art director e il resto dello staff, ma principalmente il più del lavoro può essere compreso solo da Satoshi Kon. E' facile dire che è stata colpa mia per aver organizzato le cose in questo modo, ma dal mio punto di vista ho fatto ogni sforzo per condividere la mia visione con gli altri. Comunque, nel mio attuale stato posso solo sentire un profondo rimorso per la mia inadeguatezza in questi campi. Mi scuso davvero tanto con tutto lo staff. Tuttavia, voglio che comprendano, anche se solo un po'. Satoshi Kon era "quel tipo di persona", e questo perché lui è stato in grado di fare anime alquanto strani, che erano diversi dal solito.So che questa è una scusa da egoista, ma pensate al mio cancro, e, per favore, perdonatemi.

The Dreaming Machine (Madhouse porta a termine il film postumo di Satoshi Kon)

Non ho oziato in attesa della morte; anche adesso, col mio stanco cervello, penso a modi di far proseguire il lavoro anche quando me ne sarò andato. Ma sono solo idee frivole. Quando ho spiegato a Maruyama-san le mie preoccupazione su "Dreaming Machine", lui ha solo detto: "Non preoccuparti. Un modo lo troveremo, non preoccuparti."

Ho pianto.

Ho pianto in modo incontrollabile.

Anche coi miei film precedenti sono stato così irresponsabile con le produzione e il budget, ma alla fine ho sempre avuto Maruyama-san che riusciva a trovare un modo per tirarmi fuori.

Questa volta non è diversa. Non sono cambiato per niente.

A Maruyama-san potevo parlare col cuore in mano. Grazie a questo, ho avuto modo di sentire, almeno un po', che il talento di Satoshi Kon e le sue competenze erano di qualche valore nel nostro settore.

"Mi dispiace perdere il tuo talento. Vorrei che potessi lasciarlo a noi."

The Dreaming Machine (Madhouse porta a termine il film postumo di Satoshi Kon)

Se la Madhouse di Maruyama-san dicesse questo, potrei andare agli inferi con un po' più d'orgoglio, dopo tutto. E, sì, anche senza nessuno a dirmi questo, mi dispiace che la mia strana capacità visiva e l'abilità di disegnare cose nei minimi particolari andrà persa, ma non può essere d'aiuto. Sono grato dal profondo del mio cuore che Maruyama-san mi abbia dato l'opportunità di mostrare al mondo queste cose. Grazie, grazie infinite. Satoshi Kon è felice come un direttore dell'animazione.

E' stato così struggente dirlo ai miei genitori.

Mi sarebbe davvero piaciuto andare su a Sapporo, dove vivono i miei genitori, quando ero ancora in grado di farlo, ma la malattia ha progredito così inaspettatamente e fastidiosamente in fretta che, alla fine, ho dovuto chiamarli dal telefono della stanza d'ospedale quando ero più vicino alla morte.

"Sono all'ultimo stadio del cancro, e presto morirò. Sono stato così felice di essere nato, in quanto bambino, da una padre ed una madre. Grazie."

Dovevano essere devastati nel sentire questo di punto in bianco, ma ero certo di morire in quel preciso momento.



Ma poi sono tornato a casa e sono sopravvissuto alla polmonite. Ho preso la grande decisione di vedere i miei genitori. Anche loro volevano vedermi. Ma sarebbe stato così difficile vederli che non avevo la volontà di farlo. Ma volevo vedere i volti dei miei genitori un'ultima volta. Volevo dir loro quanto fossi grato per avermi portato in questo mondo.

Sono stato una persona felice. Nonostante questo, devo scusarmi con mia moglie, i miei genitori e tutte le persone che amo per aver vissuto la mia via un po' più velocemente degli altri.

I miei genitori hanno assecondato i miei desideri da egoista, e sono venuti il giorno dopo da Sapporo a casa mia. Non potrò mai dimenticare le prime parole uscite dalla bocca di mia madre quando mi ha visto giacere lì.



"Mi dispiace così tanto per non averti portato in questo mondo con un corpo più forte!"

Ero completamente senza parole.

Ho potuto trascorrere solo breve tempo coi miei genitori, ma è stato sufficiente. Avevo sentito come se l'aver visto i loro volti sarebbe stato abbastanza, e così è stato.

Grazie, Padre, Madre. Sono così felice di essere stato portato a questo mondo come figlio vostro.Il mio cuore è pieno di ricordi e gratitudine. La felicità in sè è importante, ma sono così grato che mi abbiate insegnato ad apprezzare cosa sia felicità. Grazie, grazie tante.

E' così irrispettoso morire prima dei genitori, ma negli ultimi dieci anni e più sono stato in grado di fare quello che volevo fare come anime director: raggiungere i miei obiettivi ed ottenere qualche buona recensione. Mi dispiace che i miei film non abbiano incassato molti soldi, ma penso che abbiano avuto quello che meritavano. In questi ultimi dieci anni, in particolare, ho sentito come se avessi vissuto più intensamente rispetto ad altre persone, e penso che i miei genitori capiranno cosa ci fosse nel mio cuore.



A causa della visite di Maruyama-san e dei miei genitori, mi sento come se avessi preso un grosso fardello sulle spalle.

Infine, a mia moglie, di cui mi preoccupo di più, ma che è stato il mio sostegno fino alla fine.

Sin da quel "quanto tempo rimane", siamo annegati nelle lacrime così tante volte. Ogni giorno è stato brutale per entrambi, fisicamente e mentalmente. Non ci sono quasi parole per descriverlo. Ma la ragione per cui sono stato in grado di sopravvivere a giorni difficili sono state le parole che mi hai detto subito dopo che abbiamo ricevuto la notizia.

"Sarò al tuo fianco fino alla fine."



Dicesti quelle parole come se stessi lasciando le mie preoccupazione nella polvere, e ti sei abilmente preso cura delle esigenze e dei bisogni che sono precipitati su di noi come una frana; e hai imparato in fretta a prenderti cura di tuo marito. Ero così commosso vedendoti fare tutto così efficientemente.

"Mia moglie è grandiosa."

Non c'è bisogno di continuarlo a dire, no? No, no. Sei ancora più grandiosa di quanto non sia mai stata - Lo sento davvero. Anche dopo la mia morte, credo che invierai Satoshi Kon all'altro mondo con grazia. Sin da quando ci siamo sposati, sono stato così coperto da "lavoro, lavoro" che sono riuscito a trascorrere del tempo a casa solo dopo il cancro. Che vergogna.



Ma mi sei rimasta accanto, hai sempre capito che avevo bisogno di immergermi nel mio lavoro, che il mio talento era lì. Grazie.

Ci sono così tante cose, innumerevoli cose, di cui sono preoccupato, ma tutto ha bisogno di una fine. Infine, al dottor H, che ha accettato di vedermi a casa mia durante la fine, e a sua moglie e infermiera, K-san, vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine. Le cure mediche in una casa sono molto scomode, ma lei ha pazientemente affrontato questo, insieme a dolori e sofferenze che il cancro ha portato, e ha cercato di rendere il mio tempo, fino a quell'obiettivo finale chiamato morte, il più confortevole possibile. Non posso dire quanto lei mi abbia aiutato. E non ha trattato con questo difficile e arrogante paziente come se fosse stato solo il suo lavoro, ma l'ha fatto comunicando con me come un essere umano. Non posso dire quanto mi sia stato di supporto, e quanto mi abbia salvato. Sono stato incoraggiato dalle sue qualità come essere umano, diverse volte. Le sono profondamente grato.



E, questa è davvero l'ultima, non appena ho ricevuto la prognosi, da metà maggio fino ad ora, sono stato fortunato ad avere la collaborazione, l'aiuto e il supporto morale, sia negli affari che nella sfera personale, di due amici. I miei amici T, il quale mi è amico sin dalle scuole superiori e che è un membro della KON'Stone Inc, e il produttore H. Ringrazio entrambi dal profondo del mio cuore. Grazie infinite. E' difficile per me, col mio misero vocabolario, esprimervi adeguatamente la mia gratitudine. Mia moglie ed io abbiamo avuto così tanto da voi.

Se non ci foste stati, sono certo che avrei anticipato la mia morte, guardando mia moglie che siede accanto a me con molta più trepidazione e preoccupazione. Vi sono debitore, davvero.

Paranoia Agent

E, se posso chiedervi un'ultima cosa: "potreste aiutare mia moglie a lasciarmi andare verso l'altra sponda, dopo la mia morte?" Potrei intraprendere quel volo con la mente riposata se sapessi questo. Ve lo chiedo col cuore.

Così, a tutti quelli che si sono fermati con me durante questa lunga lettera, io dico grazie. Col mio cuore colmo di gratitudine per tutto quello che c'è di buono nel mondo, poso la mia penna.

Adesso scusatemi, devo andare.

Satoshi Kon (fonte dvdforum - Grazie a wizard89 per la traduzione)




 Satoshi Kon (今敏, Kon Satoshi?) (Kushiro, 12 ottobre 1963 – Tokyo, 24 agosto 2010) è stato un regista, sceneggiatore e character designer giapponese.

Opere Principali:

Anime

Rōjin Z, film, 1991 – scenografia

Hashire! Melos, film, 1992 – layout
Patlabor 2 The Movie (Patlabor 2), film, 1993 – scenografia, layout
JoJo no kimyo na boken (Le bizzarre avventure di JoJo), OAV, 1993 – sceneggiatura ep. 5
Memories, ep. 1 - Kanojo no omoide (Memories, ep. 1 - La rosa magnetica), film, 1996 –    sceneggiatura, direzione artistica, layout
Perfect Blue (Perfect Blue), film, 1997 – regia e character design
Sennen joyū (Millennium Actress), film, 2001 – soggetto, regia e character design
Tokyo Godfathers (Tokyo Godfathers), film, 2003 – soggetto, regia e character design
Mōsō dairinin (Paranoia Agent), serie TV, 2004 – soggetto e regia
Paprika (Paprika - Sognando un sogno), film, 2006 – sceneggiatura e regia
Yumemiru kikai, film, 2010 - soggetto e regia
 

Manga
  
Kaikisen (La stirpe della sirena), 1990 - soggetto e disegni
World Apartment Horror, 1991 – soggetto
Seraphim: 2-Oku 6661-Man 3336 no tsubasa, 1995 – disegni 


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