USCITA CINEMA: 25/03/2011
REGIA: Adam Green
SCENEGGIATURA: Adam Green
ATTORI: Shawn Ashmore, Emma Bell, Kevin Zegers, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt, Adam Johnson, Kane Hodder
REGIA: Adam Green
SCENEGGIATURA: Adam Green
ATTORI: Shawn Ashmore, Emma Bell, Kevin Zegers, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt, Adam Johnson, Kane Hodder
FOTOGRAFIA: Will Barratt
MONTAGGIO: Ed Marx
MUSICHE: Andy Garfield
PRODUZIONE: A Bigger Boat, ArieScope Pictures
DISTRIBUZIONE: M2 Pictures
PAESE: USA 2010
GENERE: Drammatico, Thriller
DURATA: 93 Min
FORMATO: Colore
Sito UfficialeMONTAGGIO: Ed Marx
MUSICHE: Andy Garfield
PRODUZIONE: A Bigger Boat, ArieScope Pictures
DISTRIBUZIONE: M2 Pictures
PAESE: USA 2010
GENERE: Drammatico, Thriller
DURATA: 93 Min
FORMATO: Colore
Trama:
Una normale gita in montagna si trasforma in un incubo agghiacciante per tre snowboardisti bloccati sulla seggiovia prima della loro ultima discesa. Quando i responsabili dell'impianto sciistico spengono le luci, il panico avvolge i tre man mano che si rendono conto di essere stati dimenticati lì, sospesi in aria senza alcuna via di fuga.
Commento:
Terzo tentativo per il grande schermo nel giro di un anno! Mostrare protagonisti in situazioni difficili senza via di fuga, sembra quasi la moda del momento. Quando la qualità si assesta sempre sempre su valori medio discreti, e sopratutto storie, situazioni, e generi risultano differenti, non può che far piacere continuare questo filone da situazione disperata senza scampo. Tre studenti universitari dopo una giornata domenicale sulla neve, restano sospesi nel vuoto su una seggiovia a tre posti. Esposti al freddo, gelo e al buio: sarà panico. Pellicola che con un piccolo budget si dimostra interessante per tutta la durata della stessa. Perfetta l'idea di massificare tutto in breve tempo, bellissima fotografica che visti i costi contenuti fa ben sperare per i prossimi lavori di Adam Green finalmente alle prese con un lavoro convincente. Unica nota stonata alcuni punti forzati della sceneggiatura. I tre hanno le idee più sensate sempre in ritardo in linea con i classici del genere. Del tipo sento un rumore al piano di sotto e scendo al buio disarmato. Quasi irreale l'idea di offrire 3 teenager senza cellulare al seguito, in un epoca dopo gli smartphone fanno pure il caffè. Il tutto viene usato come forzatura del panico impellente che una situazione del genere può creare, sopratutto con un elemento di disturbo come quello femminile qui rappresentato. Interessante pur con tutti sui limiti.
Pro.
Idea.
Fotografia.
Contro.
Evidenti forzature in chiave di Sceneggiatura.
fastidioso stereotipo del personaggio femminile perennemente in lacrime!!
RispondiEliminaVerissimo veramente un dito...........:D
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