GENERE: Azione, Drammatico
REGIA: Dito Montiel
SCENEGGIATURA: Robert Munic, Dito Montiel
ATTORI:Channing Tatum, Terrence Howard, Luis Guzmán, Brian J. White, Zulay Henao.
FOTOGRAFIA: Stefan Czapsky
MONTAGGIO: Saar Klein, Jake Pushinsky
MUSICHE: Jonathan Elias, David Wittman
PRODUZIONE: Misher Films, Rogue Pictures
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA 2009
DURATA: 105 Min
FORMATO: Colore 35MM
Sito Ufficiale
Trama:
Il ragazzo di provincia Shawn MacArthur (Channing Tatum) è giunto a New York City senza un soldo in tasca. Si guadagna a malapena da vivere vendendo merce contraffatta per strada, ma la sua fortuna cambia quando il truffatore Harvey Boarden (Terrence Howard) si rende conto che Shawn possiede un talento naturale per i combattimenti di strada. Quando Harvey offre a Shawn la prospettiva di diventare ricco, i due danno vita ad una inquietante partnership. In veste di manager di Shawn, Harvey lo introduce nel corrotto circuito della lotta a pugni nudi, in cui uomini facoltosi scommettono sulla vita di altri uomini da loro considerati pedine senza valore. Shawn presto diventa una star delle risse, incontrastato vincitore di una serie di violenti combattimenti in cui si confronta con ogni genere di avversario, dai pugili professionisti a campioni di arti marziali miste. Ma quando Shawn deciderà di fuggire dall’oscuro mondo in cui è rimasto intrappolato, dovrà essere pronto ad affrontare la più dura battaglia di tutta la sua vita.
Commento:
Dopo il riuscitissimo “Guida per riconoscere i tuoi Santi” il regista newyorkese ci immerge ancora una volta nel suo mondo fatto di sopravivenza da strada. Purtroppo per noi il suo secondo lavoro è solo un lontano parente di quando di buono mostrato all’esordio, vittima soprattutto di una sceneggiatura lineare, poco avvincente dove viene a mancare tutta l’empatia tra i protagonisti. La trama è un susseguirsi di banalità che sicuramente intrattiene lo spettatore quel poco che basta per arrivare alla fine del film ma delude tutte le grandi aspettative che gli appassionati di cinema custodivano nei confronti di Dito Montiel. Il passaggio dal film indipendente alla produzione hollywoodiana oscura completamente un artista che sembra aver smarrito la strada di casa. Un vero peccato. Consigliato comunque agli appassionati dei fighting-movie che troveranno negli incontri comunque pane per i loro denti.
Pro.
Buono per i fan delle bambole e botte.
Contro.
Lontano anni luce dall’opera prima del regista.
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