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mercoledì 26 ottobre 2011

Warrior - Rivincita


USCITA CINEMA: 04/11/2011
REGIA: Gavin O'Connor
SCENEGGIATURA: Gavin O'Connor, Anthony Tambakis, Cliff Dorfman
ATTORI: Nick Nolte, Tom Hardy, Joel Edgerton, Jennifer Morrison, Kevin Dunn, Frank Grillo, Kurt Angle, Jake McLaughlin

FOTOGRAFIA: Masanobu Takayanagi
MONTAGGIO: John Gilroy, Sean Albertson, Matt Chesse, Aaron Marshall
MUSICHE: Mark Isham
PRODUZIONE: Solaris
DISTRIBUZIONE: M2 Pictures
PAESE: USA 2011
GENERE: Azione, Drammatico
DURATA: 99 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1

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Trama: 

Il marine Tommy Conlon, tormentato da un tragico passato, torna a casa dopo quattordici anni per chiedere a suo padre di aiutarlo ad allenarsi per partecipare a "Sparta", la più grande competizione di arti marziali della storia. Da ex-prodigio del Wrestling, Tommy si qualifica brillantemente, mentre il fratello Brendan, ex-lottatore diventato professore di liceo, ritorna al ring in un tentativo disperato di salvare la sua famiglia dalla rovina finanziaria.



Commento:

In un America che concede sempre meno opportunità di reinserimento lavorativo e sociale, un torneo di Mixed Martial Arts con un premio finale di 5 milioni di dollari è un occasione troppo importante da lasciarsi scappare. Due fratelli diversi in tutto ma uniti dalla stessa passione per la lotta si daranno battaglia fino alla fine.  Una famiglia distrutta da un padre alcolista con passato violento, spaccata in due per 14 anni si ritrova in un palazzetto dello sport di Atlantic City dopo una vita desolante per tutti gli interessati . Un soggetto che per molti aspetti può avvicinare l’ultimo lavoro di Gavin O’Connor al recentissimo "The Fighter" tuttavia hanno poco in comune tra loro.


Warrior inizia come film cupo presentando il dramma di una famiglia distrutta dagli errori del passato.  I due fratelli Brendan Conlon (Joel Edgerton) e Tommy Conlon (Tom Hardy) hanno vissuto le loro vite divisi da 14 anni di sofferenze e rancori verso l’altro.  Il primogenito Brendan è un professore di fisica, marito di una bella moglie e padre di due splendide bambine. Vittima del suo stesso sogno “vivere una vita migliore” ha finito per indebitarsi fino al fallimento.


Tommy viceversa è un marine, ex-campione giovanile di lotta greco-romana, fuggito adolescente da casa con la madre per cercare la serenità.  Un destino crudele per due ragazzi impegnati nel dimenticare il prepotente padre (Nick Nolte) e il  proprio passato che tornerà più violento che mai al ritorno del giovane Tommy.  Ottime la interpretazioni dei protagonisti : il leale e rilassato Joel Edgerton  (Brendan) risulta assolutamente convincente nel mostrare un lottatore meno potente fisicamente ma incassatore e talentuoso nell’uso di leve e blocchi. Un uomo premuroso e determinato nei confronti della sua famiglia.


Folle e rabbioso è il Tommy di Tom Hardy attore che recentemente ha vestito i panni di Bronson film del talentuoso regista danese Nicolas Winding Refn (Drive). Il suo personaggio è un vero bisonte infuriato, un ragazzo disperato reduce dalla guerra in Iraq, che al ritorno a Pittsburgh è un uomo senza amici, famiglia pieno di rancori, animalesco nella vita come sul ring.  Il terzetto familiare si conclude con un perfetto Nick Nolte nella parte di un padre nella disperata ricerca di perdono.


Il mio indugiare sulle capacità tecniche degli attori non è del tutto casuale. Con il passare dei minuti quella che risulterà essere fino alla fine una pellicola cupa con leve emozionali altissime,  diventerà un vero è proprio spot  riuscitissimo per uno sport che sta conquistando sempre più appassionati nel mondo. Un sapiente mix che il regista newyorkese combina benissimo pur non senza qualche forzatura retorica, come i momenti empatici prodotti da istanti di pathos e musiche in sottofondo tanto care agli americani.  Un film che strizza l’occhio più agli appassionati di lotta eppure che non lascerà scontento neanche il cineasta convinto.


Il giusto connubio dei precedenti lavori del regista come “Miracle” titolo sportivo e “Pride and Glory” confronto tra fratelli.  Ottimo anche il lavoro in fase di sceneggiatura dove le varie storie parallele si intrecciano benissimo, figlie di una scrittura  veramente ben pianificata.  Warrior riesce a commuovere anche solo con gli sguardi tra i protagonisti , più che nei momenti di pathos forzato che comunque non risultano mai eccessivi e restano utili al evolversi della trama.


Trasmette bene la rabbia e la disperazione esistenziale dei protagonisti, un triangolo antico quello dei figli che si ribellano al padre che ricorda gli istinti animaleschi più nascosti.  La pellicola è destinata ad essere tra le più convincenti e commoventi dell’anno per il grande pubblico grazie alle strabilianti prove di due astri nascenti del cinema come Tom Hardy e Joel Edgerton che faranno presto parlare di loro. Il primo più del secondo, per informazioni rivolgersi a Christopher Nolan.


Pro.
Due ore di sollazzo garantito.
Se hai pianto con Rocky questo film è imperdibile.

Contro.
I momenti di musica e pathos possono disturbare gli spettatori più smaliziati.
Forzature retoriche di sceneggiatura figlie del genere.













  Mixed Martial Arts
 Con il termine arti marziali miste (abbreviato spesso in MMA, acronimo del termine inglese Mixed martial arts, e a volte impropriamente chiamate free fight, no holds barrel o vale tudo) si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente l'utilizzo sia di tecniche di percussione (come calci, pugni, gomitate e ginocchiate), sia di tecniche di lotta (come proiezioni, leve, chiavi articolari e strangolamenti). Il termine deriva dal fatto che il formato è concepito all'origine come punto di confronto fra differenti discipline, nelle MMA è infatti permesso utilizzare mosse e colpi di diverse arti marziali e sport di combattimento, ma adattandoli al nuovo formato col tempo le MMA sono diventate praticamente uno stile a sè stante. Gli atleti inoltre possono vincere per KO, sottomissione o per decisione dei giudici. Una competizione di MMA per questo motivo si può svolgere sia in piedi che a terra, permettendo a combattenti di diverse discipline di competere tra di loro. In genere chi compete nelle gare ufficiali di MMA si è quindi specializzato in qualche sport da combattimento particolare, che pratica di base regolarmente o che ha appreso per focalizzare quel tipo di scontro all'interno di un match di arti marziali miste. Ma come già detto, le arti marziali miste hanno imboccato un loro sentiero per cui esistono anche corsi e praticanti specifici per le MMA che si allenano cioè direttamente secondo il formato di questo sport secondo uno stile adattato al suo tipo di incontri con il loro preciso metodo di combattimento.


Attualmente esistono nel mondo diverse organizzazioni di MMA professionistiche la più famosa delle quali è l'americana Ultimate Fighting Championship (UFC). L'unica Federazione Internazionale riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che gestisce le MMA e il grappling è la FILA che in Italia per le MMA e il grappling è rappresentata dalla Federazione Italiana Grappling MMA (FIGMMA.


Il termine non va confuso con le arti marziali ibride, nonostante il concetto di fondo sia simile e sia frequente nel circuito delle MMA che gli atleti combinino la pratica e la conoscenza di vari particolari sport da combattimento per ottenere una combinazione flessibile di stili ("cross-training"). (Fonte)

2 commenti:

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