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mercoledì 25 gennaio 2012

A.C.A.B. (All Cops Are Bastards) – Rabbia Repressa

USCITA CINEMA: 27/01/2012
REGIA: Stefano Sollima
SCENEGGIATURA: Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Leonardo Valenti
ATTORI: Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Filippo Nigro, Domenico Diele, Andrea Sartoretti, Roberta Spagnuolo, Eugenio Mastrandrea, Eradis Josende Oberto

FOTOGRAFIA: Paolo Carnera
MONTAGGIO: Patrizio Marone
PRODUZIONE: Cattleya in collaborazione con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2012
GENERE: Drammatico
DURATA: 112 Min
FORMATO: Colore 

Sito Ufficiale

Tratto dal libro "A.C.A.B." di Carlo Bonini (Giulio Einaudi Editore).


Trama: 

Il film ACAB racconta le vicende dei tre poliziotti Cobra, Negro e Mazinga, che hanno più di 40 anni e militano nel VII Nucleo di Polizia, un reparto speciale mobile in prima linea contro ultrà, black bloc, No Tav etc. Tratto da un libro di Carlo Bonini il film il cui titolo è l'acronimo di All cops are Bastards (tutti i poliziotti sono bastardi) racconta la storia di questo gruppo di poliziotti del reparto celere con toni duri e violenti, raccontando da un punto di vista diverso manifestazione ed eventi pubblici dentro il casco di un poliziotto. 


Commento:

Tratto dal omonimo libro di Carlo Bonini film, destinato a far discutere, sulla violenza e sull’odio alimentato dalla nostra società dove tutti nessuno escluso si sente vittima prima che carnefice. Una pellicola coraggiosa, un esordio cinematografico duro che ci prende visivamente a pugni e ci obbliga ad un etico confronto interno. 


Dopo il clamoroso successo della serie tv Romanzo Criminale Sollima junior conferma ancora tutte le sue qualità, un ritratto scomodo della nostra società portata sullo schermo con il solito montaggio serrato e camera a mano barcollante che donano alla pellicola il giusto clima realistico, tangibile quasi con mano, con scene sorrette da una perfetta colonna sonora. Un uso della violenza fisica e psicologica in una pellicola drammaticamente sociale e moralista che mette in mostra i drammi di cronaca più recenti con vera ferocia. 


I protagonisti sono delineati perfettamente e amalgamati benissimo nel tessuto narrativo, ognuno con la loro personalità, la propria vita privata presentando così l’uomo dietro alla divisa con i suoi problemi di tutti i giorni. Se ne mostra il lato umano all'interno del loro microcosmo fatto di fratellanza e valori morali (giusti e sbagliati) usati come scudi e manganelli per difendersi dagli attacchi esterni. Uomini che usano la violenza e la forza dentro e fuori le regole autorizzate con motivazioni giuste e sbagliate che spesso possono essere condivisibili ma vanno comunque condannate. 


Azioni, che per molti sono viste solo come abuso di potere, tuttavia nascondono spesso da errori di valutazioni umane e scatti istintivi di persone che vivono nella violenza, spesso anche subita, ogni giorno della loro vita. Burattini in divisa, molte volte strumenti di una politica che li usa come scudi,  i celerini  (la celere) sono persone esasperate abituate alla violenza che purtroppo è mossa dalla frustrazione di non essere ascoltati proprio come il resto della popolazione. 


Ottime le interpretazioni che confermano la bravura di Pierfrancesco Favino e Marco Giallini, senza dimenticare Filippo Nigro, l’esordiente Domenico Diele e il bravissimo e simpatico, per sempre “Bufalo”, Andrea Sartoretti. ACAB è un film di denuncia sociale  travestito da poliziesco, ritratto duro, morale e realista di una società sempre più vittima di se stessa. 


Pro.
Drammaticamente reale.
Ottime interpretazioni.
Prima prova cinematografica esaltante.
Buona colonna sonora.
 
Contro.
Violenza psicologica disturbante per i più sensibili.
Qualche forzatura di sceneggiatura come lo sfogo del Negro (personaggio del film) al parlamento. 






 

2 commenti:

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