USCITA CINEMA: 13/12/2012
GENERE: Fantasy, Avventura
REGIA: Peter Jackson
SCENEGGIATURA: Guillermo del Toro, Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens
ATTORI: Martin Freeman, Cate Blanchett, Elijah Wood, Lee Pace, Andy Serkis, Orlando Bloom, Ian McKellen, Ian Holm, Richard Armitage, Christopher Lee, Mikael Persbrandt, Dean O'Gorman, Benedict Cumberbatch, Luke Evans, Billy Connolly, Stephen Fry.
FOTOGRAFIA: Andrew Lesnie
MUSICHE: Howard Shore
PRODUZIONE: Metro-Goldwyn-Mayer, New Line Cinema, WingNut Films
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: Nuova Zelanda, USA 2012
DURATA: 166 Min
FORMATO: Colore 2D e 3D
Sito Italiano
Sito Ufficiale
Trama:
Lo Hobbit racconta la storia di Bilbo Baggins. Egli, insieme ad una compagnia di 13 nani e al mago Gandalf il Grigio, si reca nel regno di Erebor per recuperare il tesoro sorvegliato dal drago Smaug. Durante il viaggio la compagnia si imbatterà in molti pericoli, come orchi e goblin, mentre Bilbo si ritroverà catapultato nella tana di Gollum, dove entrerà in possesso dell'Unico Anello, oggetto dal quale dipende il destino dell'intera Terra di Mezzo.
Commento:
Nonostante le tante battaglie legali, risarcimenti e litigi vari è giunto finalmente il grande giorno. Mentre i giudizi pro e contro impazzavano in rete mi sorgeva il dubbio circa quanto realmente valga la pena di parlare di aria fritta. Sia ben chiaro, lungi da me voler aprire una polemica tra chi è pro e contro l’adattamento di Jackson, ognuno è libero di crearsi pacificamente le proprie aspettative e di vederle realizzate o meno. Quello che da fastidio è che ancora in molti criticano un titolo più per il loro gusto personale che per veri e propri difetti. Questa ultima fatica del signor Peter Jackson, davanti al quale tutti ci dovremmo togliere il capello (nessuno escluso), sarà analizzata in lungo e in largo da tutti e con il lanternino alla ricerca del pelo nell’uovo. Per l’occasione ho pensato di dividere il commento per capitolo, cercando di evitare papponi di caratteri senza cognizione di causa.
Dalla carta allo schermo.
L’annuncio di una suddivisione di un libro come “The Hobbit” in una trilogia cinematografica è stata accolta con grande scetticismo. Ovviamente il primo pensiero di tutti, anche del sottoscritto, è stato quello relativo all'aspetto economico della scelta. Meglio spennare per bene la gallina dalle uova d’oro. Naturalmente le case cinematografie e i produttori non si imbarcherebbero certo in un viaggio così dispendioso economicamente senza la sostanziale possibilità di guadagnare almeno il triplo. In tempi di crisi per la beneficenza non aprono più la porta neanche alla Caritas. Detto ciò credo sia giusto considerare che l’andata e ritorno di Bilbo Baggins, altro non è che una bellissima storia fantasy semplice e molto meno complessa de “Il Signore degli Anelli”.
Già in questo primo episodio si è cercato di dare al racconto una epicità che non appartiene allo scritto o comunque è presente in tono molto meno accentuato. Va detto a onor del vero che i momenti epici realizzati in pellicola sono resi magistralmente.
La trilogia dell’anello non è un vero è proprio seguito, trovo comunque utile ricordare quanto gli avvenimenti narrati in essa siano concatenati agli eventi narrati precedentemente in questa storia. Molti dei personaggi e tanti dei fatti narrati, nel libro sono solo accennati e lasciati alla fantasia del lettore e/o alla voglia di approfondire gli argomenti con letture di altri testi. Per quanto questo escamotage commerciale possa dare fastidio, trovo giusto che cinematograficamente si sia voluto creare questo collegamento. Nel film si è scelto di aggiungere nell'adattamento anche avvenimenti, presenti in altre opere di Tolkien, che accadono in contemporanea con gli eventi de “Lo Hobbit” ma che nel libro non vengono neppure citati.
Idea vincente a mio modesto parere. Finalmente anche i profani avranno un quadro più dettagliato della storia, tuttavia ci sono aspetti meno convincenti come quello di personaggi creati di sana pianta. Ma questo purtroppo è lo scotto da pagare quando si vuole realizzare qualcosa di tale portata. Tolto lo smarrimento iniziale nel ricevere informazioni non presenti nel libro, il senso di completezza è appagante. Ottimo lavoro fatto in termini di sceneggiatura, il cui epicentro massimo è sicuramente l’incontro tra Bilbo e Gollum. Lo scontro poteva forse essere sviluppato con una dilatazione del tempo maggiore anche se ampiamente soddisfacente. Buoni anche i tempi più esilaranti che spezzano il lato oscuro della vicenda e riportano il clima verso livelli più sobri come nel libro che ricordo nacque come una fiaba per bambini.
Prendere vita oltre lo schermo
Anche qui c’è da fare i complimenti alla produzione. I Nani protagonisti del libro non godevano certo di una descrizione completa da parte del sommo Tolkien. L’immagine confusa lasciata in eredità dalla scrittore è stata completamente stravolta da una banda di nani buffi, divertenti e caciaroni. Spesso si è forse peccato di troppa fantasia con delle forzature comiche che potrebbero disturbare i puristi. Nulla di troppo irritante in ogni caso. Le nuove caratteristiche dei nani, sia fisiche che caratteriali, ben si adattano al tessuto narrativo e vanno, mal di pancia personali a parte, più che bene. Buona la rappresentazione di Radagast “Il Bruno” altro personaggio caratterialmente quasi ricreato dal nulla. La sua impostazione di potteriana memoria è ben realizzata e non stona poi molto con il resto del film. Spettacolari come sempre la realizzazione delle creature fantastiche da Orchi a Goblin tutti magnificamente realizzati. Nulla da dire sui nuovi principali protagonisti, il Bilbo di Martin Freeman è azzeccatissimo, divertente ed interessante al punto giusto. Richard Armitage da par suo dà anima e cuore ad un epico e tormentato Thorin “Scudodiquercia” meno pronto alla battuta rispetto alla controparte su carta ma assolutamente intrigante. Interpretazioni tutte convincenti e occhio al solito cameo del buon P.J..
Nuova tecnologia per donare un mondo.
C’è di che godere. Dalle mie parti è uso comune accostare un lavoro magnifico come questo alle tipiche mutande croccanti post arrapamento. La ricchezza della nuova tecnologia tridimensionale denominata HFR 3D è esaltante. Oggettivamente è bene dire che la fluidità garantita dai per 48fps inizialmente dà la sensazione che tutto si muova troppo velocemente. Eccome se qualcuno abbia impostato al proiettore la velocità di riproduzione a 1.5x. Non vi preoccupate i vostri occhi si abitueranno con facilità alla nuova fluidità e dopo lo smarrimento iniziale, dove per scorrevolezza e profondità vi sembrerà di essere a teatro, tutto ritornerà alla normalità. Uno dei quadri digital 3D più belli di sempre. La sola Erebor vale il prezzo del biglietto. Ambientazioni incantevoli come per la precedente trilogia non lasciano dubbi. Panorami e scorci che mozzano il fiato. Un sogno ad occhi aperti. Splendida come sempre la colonna sonora con il brano cantato dal titolo “Misty Mountains Cold” emotivamente molto emozionante. Unico appunto l’adattamento italiano in alcuni punti fastidioso, partenza deludente per il Gandalf doppiato da Gigi Proietti che ad un inizio pessimo lascia con il tempo ampi margini di miglioramento. Per nulla paragonabile al meraviglioso doppiaggio della precedente trilogia.
Piace o non Piace.
Personalmente volevo restare in sala per una seconda visione. Chi scrive è un appassionato della saga Tolkieniana, anche se non a livelli maniacali sia chiaro. Centosessantanove minuti di puro godimento. Mai uno sbadiglio, mai uno sguardo all'orologio, più dura più si gode. Si è parlato e si parlerà fino alla nausea della serialità dell’opera, della mania di protagonismo e onnipotenza di Peter Jackson. La realtà è che tutti vorremo essere al suo posto. Ancora una volta sta dando vita ai nostri sogni, genio o non genio, è un grandissimo ritorno nella Terra di Mezzo. Personalmente se ne sentiva troppo la mancanza ed il bisogno. Si è lavorato duramente per dare vita ad una nuova grande avventura. Nonostante tutti i dubbi ed i difetti è una pellicola affascinante, entusiasmante e soddisfacente. Una vorticosa avventura con un sacco di fascino visivo, divertimento e alto livello di sequenze d'azione. Un nuovo promettente inizio.
Pro.
- Amplifica gli orizzonti della terra di mezzo.
- 3D tecnicamente avanzato.
Contro.
- La nuova tecnologia all'avanguardia può risultare inizialmente indigesta.
- I puristi storceranno il naso.
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