SITO UFFICIALE DARUMA-VIEW.IT

SITO UFFICIALE DARUMA-VIEW.IT
TI ASPETTIAMO

mercoledì 7 marzo 2012

Dieci Inverni – Parole non dette

USCITA CINEMA: 10/12/2009
GENERE: Commedia
REGIA: Valerio Mieli
SCENEGGIATURA: Valerio Mieli
ATTORI: Isabella Ragonese, Michele Riondino, Sergei Zhigunov, Valerio Mieli, Glen Blackhall, Sergei Niconenko, Liuba Zaizeva

FOTOGRAFIA: Marco Onorato
MONTAGGIO: Luigi Mearelli
MUSICHE: Francesco de Luca, Alessandro Forti
PRODUZIONE: CSC Production, coprodotto da: Rai Cinema, United Film Company Ltd.
DISTRIBUZIONE: Bolero
PAESE: Italia 2009
DURATA: 99 Min
FORMATO: Colore 

Sito Ufficiale

Presentato al Festival di Venezia 2009 nella sezione Controcampo italiano


Trama:

È l’inverno del 1999. Un vaporetto attraversa la laguna di Venezia. Camilla, diciottenne schiva, appena arrivata dal paese per studiare letteratura russa, nota tra la folla un ragazzo. Anche lui porta con sé una valigia, anche lui è appena arrivato. I due iniziano a guardarsi: lei è timida, lui più sfacciato. Silvestro ha la stessa età di Camilla, ma diversamente da lei, nasconde la sua inesperienza dietro un’ingenua spavalderia. E quando il vaporetto attracca, decide di seguire la ragazza per le calli nebbiose di un’isola della laguna... Così comincia un’avventura lunga dieci anni che porterà i due ragazzi dalla Venezia quotidiana degli studenti fino alla straniante frenesia di Mosca, con i suoi teatri e le enormi strade trafficate.
 

Commento:

Camilla e Silvestro matricole fuori sede si conosco nel inverno del 1999 in una fredda serata veneziana.  Consapevolmente si piacciono e inconsapevolmente già sono legati l’uno all'altro dal loro primo incontro sul vaporetto. Una serie di incomprensioni, momenti sbagliati, arrivi e partenze saranno la causa di un congelamento perpetuo della loro possibile storia d’amore. Dieci lunghi anni di gestazione, dieci lunghi inverni. Buono il debutto alla regia per Valerio Mieli che confeziona una commedia sentimentale credibile per nulla retorica e in gran parte toccante.


Dolce e divertente la storia d’amore di Camilla e Silvestro offre anche quel pizzico di malinconia che non guasta. L’ambientazione di una grigia Venezia è una cornice incantevole agli evolversi dei sentimenti dei due ragazzi che scoprono il piacere di stare insieme, il rincontrarsi, la complicità, il desiderio d’amore. Il loro è un inizio di un percorso di educazione sentimentale che li porterà a diventare Uomo e Donna. Volendo cercare il pelo nell'uovo duole segnalare che la sceneggiatura è a tratti ripetitiva con scelte che in alcuni frangenti posso risultare, quantomeno in prima battuta, forzate. Tuttavia è una vera delizia lasciarsi trascinare da questa atmosfera quasi surreale, rivivere tramite gli sguardi e le situazioni dei protagonisti le proprie esperienze adolescenziali.  
 

Gli attori Michele Riondino e Isabella Ragonese sono piacevolmente realistici e bravi nell’interpretare dei giovani ragazzi che si seducono e si respingono, consapevoli o meno, per dieci lunghi e intensissimi inverni. Candida introversa e timida lei, estroverso bizzarro e allegro lui.  La trama ricorda molto da vicino il romanzo di David Nicholls “One day” pubblicato però per la prima volta nel 2009, stesso anno della divulgazione del libro di Mieli dal quale è tratto l’omonimo film uscito sempre nello stesso anno.  Senza particolari guizzi registici ma comunque ben girato e tecnicamente valido è un piccolo gioiellino oltre che una bocca d’aria fresca per la commedia romantica italiana.  


Pro. 
Dolce, romantico a tratti malinconico.
Non la solita Venezia.
 

Contro. 
Qualche forzatura qui e là ma nulla di grave.
Schema un po' ripetitivo. 



 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Select Your Language

Il proprietario del blog e gli autori degli articoli dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti dai lettori che saranno i soli responsabili delle proprie dichiarazioni, secondo le leggi vigenti in Italia. Eventuali commenti, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.