Il Cinema dalla parte del popolo. La settima arte condivisa e chiacchierata alla portata di tutti.
Un'interpretazione scientifica del mondo, come l'intendete voi, potrebbe essere pur sempre una delle più sciocche, cioè, tra tutte le possibili interpretazioni del mondo, una delle più povere di senso. (F. Nietzsche :La gaia scienza 373)
USCITA CINEMA: 02/09/2011
REGIA: Kazuya Ogawa
SCENEGGIATURA: Giuliana Mettini, Jeremy Pikser, Akram Telawe
ATTORI: Akram Tillawi, Nidal Badarneh, Nahd Bashir, Adib Jahshan, Nozomi Kawata, Makram Khoury FOTOGRAFIA: Hiroo Yanagida
PRODUZIONE: Compact, Revolution
DISTRIBUZIONE: Iris Film
PAESE: Italia, Giappone 2011
GENERE: Commedia
DURATA: 96 Min
FORMATO: Colore Sito Ufficiale
Trama:
Per Elzober, cuoco in un sushi bar di Tel Aviv, possedere un'auto è un sogno che si realizza con l'acquisto di una Subaru Legacy, grazie al denaro risparmiato con tanti sacrifici in vent'anni. Ma la notte stessa dell'acquisto, la Subaru nera metallizzata viene rubata ed Elzober, si mette alla sua ricerca tra sfasciacarrozze, matrimoni in bilico, maghe che leggono i fondi di caffè, banchetti sontuosi e agnelli poco collaborativi.
Commento:
Scambio culturale attraverso il linguaggio visivo nel progetto del regista giapponese Ogawa Kazuya che prende forma in questo insolito film girato tra Israele e Palestina. Un film girato in un territorio da sempre vittima di grandi conflitti dove per una volta si mettono da parte i fucili e la propaganda a favore di toni surreali per una commedia fresca e genuina. Un prodotto con un budget ridotto all’osso dove vari personaggi di diverse etnie razziali e religiose si incontrano e si scontrano con le loro identità e i loro sogni. Un film in cerca di riflessione sulle uguaglianze dei popoli e sulla bellezza di una terra troppo spesso macchiata dal sangue. Una Tragicomedy familiare dove un furto d’auto funge da movente per una trama reale ma allo stesso tempo onirica. Il ritmo lento e la ridondanza di alcune scene purtroppo poco aiutano un film che fa assolutamente sorridere, indubbiamente meritava maggior cura in chiave di sceneggiatura e montaggio. Da premiare comunque il progetto e la forza nel creare un lungometraggio in condizioni economiche pari allo zero.
Pro.
Arabi e terroristi per una volta divisi.
Contro.
Sceneggiatura da rivedere.
Un film per pochi.
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